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A Caltabellotta per la “Festa del SS. Crocifisso e Maria SS. dei Miracoli” | IL PROGRAMMA

venerdì 27 Luglio 2018
Caltabellotta

La vostra Patti Holmes, con una straordinaria Watson, la bella e affascinante amica Palmira Fabiana Ferrandelli, vi accompagna nella meravigliosa e misterica Caltabellotta, sua città d’origine e una delle più antiche della Sicilia, adagiata sul Kratas, un lembo meridionale dei Monti Sicani. Con la mia guida d’eccezione, a sua volta coadiuvata dagli amici Giusi Turturici e Accursio Castrogiovanni, che ci ha concesso le straordinarie foto che ammirerete nell’articolo, vi condurremo per mano alla “Festa del SS. Crocifisso e Maria SS. dei Miracoli“, che si svolge dal 27 al 31 luglio.

Prima di addentrarci, però, in questa sentita e toccante festività religiosa, vogliamo darvi qualche  indizio che vi farà conoscere meglio Caltabellotta e qualche piccola curiosità che, siamo sicuri, vi affascinerà.

  • Siamo diretti nella provincia di Agrigento
  • Nella città dei tre picchi: Monte S. Pellegrino, Monte Castello, Rupe Gogàla
  • Con una posizione strategica che l’ha resa protagonista, per oltre duemila anni, della storia di tutto il territorio che va dal fiume Belìce al fiume Platani
  • Con tre nomi misteriosi; Inycon, Triokala, Camico, legati da un comune denominatore: il primo, il suo nome sicano, ricordato per l’ultima volta da Erodoto e da Platone; il secondo, quello greco, citato per la prima volta da Filisto di Siracusa, che sintetizza tre qualità vantaggiose: abbondanza d’acqua, fertilità del suolo e un forte sistema difensivo (Diodoro) e il terzo, come capitale del regno di Cocalo
  • Con gli Arabi (860-1091), Qalat al Balat, fortezza costruita sulle balate, cioè sulla pietra spianata (Edrisi)
  • Scoppiata la Rivoluzione del Vespro (31 marzo 1282), la cittadina seguì l’esempio dei palermitani. La guerra tra Angioini ed Aragonesi si concluse il 29 agosto 1302 con il trattato di pace che venne firmato proprio a Caltabellotta e vide Federico III d’Aragona, venuto in soccorso dei Siciliani, diventare re di Sicilia col titolo di Federico II.

CURIOSITÀ

Tra le curiosità c’è che Dedalo, leggendario costruttore del primo castello a Camico, l’odierna Caltabellotta appunto, introdusse gli antichi culti cretesi basati sui misteri femminili. Si instaurava così il potere matriarcale o delle “metéres” a cui veniva attribuito il dono delle divinazioni. A Caltabellotta i vaticini si facevano in un sito molto particolare, dove poi, in periodo templare, fu eretta l’attuale Cattedrale. Con la cristianizzazione le donne continuarono a farli, sempre a ridosso della Chiesa e dietro una porticina poco visibile dedicata a Santa Marta; lì, ogni martedì, aspettavano di sentire i segni premonitori dopo aver urlato al vento la richiesta, preceduta da una filastrocca di invocazione e preghiere. Santa Marta, a cui le veggenti di un tempo e forse anche le attuali, chiedevano responsi su avvenimenti futuri, è raffigurata con vesti sontuose, accompagnata da un cane, mentre regge nella mano sinistra un ricco contenitore di liquidi. Il cane simboleggia l’oracolo e Santa Marta, che sostituisce Sibilla, protettrice del focolare domestico, regge nella mano il contenitore che lo rappresenta.

Caltabellotta, inoltre, secondo alcuni sarebbe la mitica sede dei «nemici del Graal», quel flusso di forze negative che il filosofo Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, ha così definito: “L’ostilità al Graal era concentrata nella fortezza di Iblis a Kalot Enbolot”, il quartier generale dove viveva Iberto, re siciliano, marito della bella Iblis, che è uno dei nomi del demonio; le loro vicende, narrate nel Parzival di Wolfram von Eschenbach, si svolgono, secondo taluni, nel castello vecchio di Caltabellotta, oggi ridotto a pochi ruderi (il Castello incantato di Klingsor).

La leggendaria Caltabellotta, ricca di storia e misteri, di cui abbiamo dato solo piccoli assaggi, saltando interi periodi storici, si può dire che, pur non essendo più titolare di quel potere politico e amministrativo che un tempo le apparteneva in quanto capitale del regno sicano di Cocalo, ha conservato il privilegio di poter dominare dall’alto del suo Castello Luna tutti i centri urbani che, nelle serene notti d’estate, con i loro brillanti luccichii si intravedono in lontananza. Ma, dopo il profano, è ora di dedicarci al sacro, che è il motivo della nostra visita.

Caltabellotta

A Caltabellotta “La Festa in onore del “SS. Crocifisso Dio vivo e Maria SS. dei Miracoli” è una sorta di ringraziamento in ricordo del miracolo della pioggia del 27 marzo 1957, dopo un’annata di grande siccità che mise in ginocchio l’agricoltura e spinse i cittadini a portare i simulacri di Maria Santissima e del Santissimo Dio Vivo in contrada “Giubbu”, nel luogo che un’anziana signora aveva sognato. Il popolo che pregava e invocava, sicuro che i santi protettori lo avrebbero accontentato facendo piovere, in lontananza vide apparire una nuvola che, man mano si avvicinava al paese, andava ingrossandosi fino a coprire il cielo. Iniziò a piovere in maniera leggera per tutta la processione, ma non appena i simulacri furono entrati, la pioggia aumentò, saziando le campagne assetate. La Festa, che si svolge annualmente nello stesso periodo, è detta anche “festa di li fimmini”, poiché un comitato composto da sole donne organizza l’uscita dei simulacri da portare in processione e si occupa della riuscita della sua riuscita.

Caltabellotta

La Madonna, piuttosto piccolina, ha un volto particolare e la sua peculiarità sta negli occhi che, ovunque tu sia, ti danno la sensazione che ti stiano guardando. In occasione della festa viene adornata con gli ex voto, oggetti d’oro che le donne negli anni le hanno offerto e il sabato mattina si assiste alla sfilata dell’oro in vassoi, abbelliti con centrini, portati da bambine e ragazzine per le vie del paese. I due simulacri del SS. Crocifisso e di Maria SS. dei Miracoli stanno solitamente sull’altare maggiore della Chiesa di Sant’Agostino; in un momento molto toccante, che è quello della “Scinnuta” della Madonna, posta molto in alto, intervengono gli uomini che si arrampicano e la prendono, cullati dalle invocazioni e dalle preghiere dei fedeli. La Madonna viene vestita, posta nella vara accanto al Crocifisso e la domenica, con la “Nisciuta“, Madre e Figlio, riuniti, girano per le vie del paese. La stessa notte, intorno alle 2, viene riportata in Chiesa e riposta sull’altare. Altro momento di grande commozione è quando, togliendola dalla vara per riportarla nella navata centrale della chiesa, la prendono in braccio come se fosse una bambina.

La Storia

Caltabellotta

Nella Chiesa di Sant’Agostino si venera la miracolosa immagine della Vergine SS. Del Soccorso, sotto il nome di Madonna dei Miracoli. Scrivendo di essa, Rocco Pirro riferisce che fu dichiarata protettrice e patrona di Caltabellotta con pubblico voto degli abitanti il 22 Aprile 1601 per averli preservati da un’epidemia di colera. La storia della Madonna ha inizio con il passaggio della contea di Caltabellotta dalla famiglia Peralta ai Conti Luna (inizi del secolo XV). Questi commissionarono al maestro Francesco Laurana una bellissima statua di marmo per farne dono alla comunità dei Padri Agostiniani che intendevano stabilirsi in città. Successivamente l’immagine in marmo fu riportata in legno e, a tal proposito, tante sono le leggende, tramandate di generazione in generazione, che vi stiamo per raccontare:

  • Si narra che un artigiano locale, che aveva la figlia ammalata, si rivolse alla Vergine del Soccorso e ricevuto il miracolo della guarigione scolpì una piccola statua della Madonna su un ceppo di fico, che successivamente donò ai Padri Agostiniani. Data la sua piccola dimensione, si prese l’abitudine di portarla in processione nelle case degli ammalati che la richiedevano e poi, avvenuta la guarigione, restituirla alla chiesa adorna di doni. Questo è il motivo per cui fu anche chiamata la Madonna degli Ammalati.
  • Sotto la rupe Gogala esisteva un bell’albero di fico, il proprietario, per una sua particolare aspirazione e per certi misteriosi movimenti del tronco, decise di farne una statua. Dopo qualche giorno, la dipinse, la pose al sole ad asciugare e si recò in campagna. A mezzogiorno, scoppiato un temporale, il contadino, ricordandosi della sua opera, si precipitò in giardino per proteggerla dalla pioggia, ma con grande meraviglia vide che la statua della Madonna era al riparo, perfettamente asciutta ed integra nei colori. Nessuno l’aveva toccata.
  • Un giorno un certo Padre Paolo (Pallu) monaco Agostiniano, morto in fama di santità il 30 Dicembre 1847, trovò nel giardino sotto la rupe Gogala un ceppo di legno di fico e lo ritenne utile per sbarrare la porta della chiesa di S. Agostino. La mattina seguente andò ad aprire la chiesa e vide che il ceppo non c’era più. Un giorno, recandosi per il suo ministero alla Chiesa Madre, con grande meraviglia vide che il ceppo era situato vicino al Crocifisso, lo stesso che si trova attualmente nella chiesa di S.Agostino. Sbigottito domandò in giro su chi lo avesse portato, ma non avendo risposta, alla fine della Messa, lo prese e lo riportò con sé. Il giorno dopo, come tutte le mattine, andò ad aprire la porta della chiesa e si accorse che il ceppo di fico era sparito. Subito, pensando a uno scherzo dei suoi confratelli, li accusò violentemente della stupida azione, ma vedendo il loro stupore gli sorse un dubbio. Andò di nuovo alla Madrice e vide che il ceppo di fico era nuovamente vicino al Crocifisso. Lo riportò a Sant’Agostino, lo sistemò come le altre volte e restò vigile. Arrivata la notte, ad un tratto, vide che il pezzo di legno si tolse dalla posizione in cui era stato sistemato, saltellando si diresse per la strada che lo portava alla Chiesa Madre e arrivato là si accostò, come le altre sere, vicino al Crocifisso. (La Madre che va a trovare il Figlio; lu Ncontru).
  • Altra storia con lo stesso protagonista: un giorno arrivò al convento di Caltabellotta padre Paolo, santo uomo uomo devoto alla Vergine. Passava le sue notti in preghiera e in contemplazione quando, vedendo uscire la Madonna dalla porta della chiesa e seguendola, si accorse che saliva su verso il colle Gogala. Di ritorno, notando il suo manto sporco, si permise di chiederLe: “Dove siete stata e perché avete la veste sporca?”. La Madonna rispose che si recava alla vecchia chiesa Madre per stare vicino al Figlio Crocifisso che lì risiedeva. (Ritorna la storia della Madre che va a trovare il Figlio; lu Ncontru).

I Miracoli

Da questo racconto scaturisce il nucleo centrale della festa che si è tramandata fino ad oggi. Molti i miracoli ricordati dalla tradizione popolare, tra questi quello compiuto da Maria SS. quando, volendo alcuni forestieri impadronirsi della sua sacra immagine, arrivati sotto la rupe Gogala, luogo del ritrovamento del ceppo, si fece così pesante da impedirne il piano; oppure quello che ha per protagonista un bambino che acquistò la forza delle gambe percorrendo il tratto che va dall’inizio delle stanghe del fercolo al trono della Beata Vergine e un altro ancora, in un punto dove la strada diventa molto stretta e scoscesa, in cui cadde a terra un angioletto della “Vara” e un bimbo, che era muto, accortosi di ciò, gridò: “mamma, l’angelo”.

Cari lettori, questa emozionante festa, così ricca di devozione, vi aspetta dal 27 al 31 luglio e per farvela godere appieno ecco di seguito il programma dettagliato.

 

PROGRAMMA

Venerdì 27 Luglio

Alle 18,30 – Chiesa di Sant’Agostino
Santo Rosario

Alle 19 – Chiesa di Sant’Agostino
Santa Messa e Meditazione “Maria Vergine presso la Croce del Signore”. Affidamento alla Madonna e Benedizione dei Bambini

Alle 19,30
Vespri Solenni in onore del SS. Crocifisso

Alle 21,30 – Piazza Marconi
Esibizione degli allievi della Scuola di Danza “Manuela Dance Accademy” presso Polisportiva “Tutti in Forma”, Direzione Artistica Sharon D’Antona

Esibizione degli allievi della Scuola di Karate del Maestro Ignazio Bono, presso Plaestra Tutti in Forma

Alle 23 – Piazza Marconi
Saggio di danza della Scuola di ballo Kinesidance diretto dalla Maestra e Coreografa Maria Pumilia

 

Sabato 28 luglio

Alle 8
Alborata e Scampanio dei Sacri Bronzi

Alle 8,30
Ingresso Gruppo Tamburinari “San Giuseppe” e giro per le vie del paese

Alle 9 -Piazza Marconi
Ingresso del Corpo Bandistico Citta di Caltabellotta

Alle 9,30 – Sant’Agostino
Santa Messa

Alle 9,30
Prelievo del Tesoro Aureo dei Venerati Protettori

Alle 10,30
Corteo per la Via Processionale del Tesoro Aureo dei Venerati Protettori
Sant’Agostino, Santa Messa

Alle 12
Arrivo del Tesoro Aureo nella Chiesa di Sant’Agostino e Vestizione dei Venerati Protettori

Alle 12,30
Santa Messa Solenne in onore del SS. Crocifisso e Maria SS. dei Miracoli

Alle 18 – Piazza Umberto
7° Raduno dei Complessi Bandistici (Caltabellotta, Sant’Anna, Chiusa Sclafani e Siculiana)

Alle 18,30
Santo Rosario

Alle 19 – Sant’Agostino
Santa Messa Solenne e Meditazione “Maria Regina della Pace” e Consacrazione del nostro paese al SS. Crocifisso e a Maria SS. dei Miracoli

Alle 19,45
Vespri Solenni in onore di Maria Santissima

Alle 20,30
Apertura della Mostra del Tesoro Aureo dei nostri Venerati Protettori

Alle 21,30 – Piazza Marconi
Esibizione dei Complessi Bandistici

Alle 24
“Notte di Musica sotto le Stelle”

 

Domenica 29 luglio

Alle 8
Alborata e Scampanio dei Sacri Bronzi

Alle 8,30
Ingresso Gruppo Tamburinari “San Giuseppe” e giro per le vie del paese
Sant’Agostino, Santa Messa

Alle 9 – Piazza Marconi
Ingresso dei Corpi Bandistici città di Caltabellotta e di Sant’Anna e giro per le vie del paese

Alle 9,30
Sant’Agostino, Santa Messa

Alle 11
Santo Rosario

Alle 11,30 – Sant’Agostino
Messa Solenne con le Autorità Locali

Alle 18
Tradizionale “Scinnuta di la Madonna”, Traslazione del Simulacro di Maria SS. dall’altare al fercolo

Alle 18,30
Tradizionale “Nisciuta di la Madonna”, uscita del fercolo con il Simulacro di Maria SS.e inizio della Processione del miracoloso Simulacro

Alle 19 – Cattedrale
Santa Messa Solenne animata dalla Polfonica “Laudae Choralis”

Alle 20,30 – Piazzale Lauria
Tradizionale e suggestivo incontro dei Venerati Protettori e omaggio pirotecnico eseguito dalla Russo Fireworks

Alle 21,30
Processione dei Venerati Protettori per le vie del paese, al termine omelia e benedizione del Popolo

 

Lunedì 30 Luglio

Alle 8
Alborata e Scampanio dei Sacri Bronzi

Alle 8,30
Ingresso Gruppo Tamburinari “San Giuseppe” e giro per le vie del paese

Alle 9,30
Giro per le vie del paese del Corpo Bandistico Città di Caltabellotta

Alle 10,30 – Chiesa di Sant’Agostino
Santo Rosario

Alle 11 – Chiesa di Sant’Agostino
Messa di ringraziamento per gli emigrati caltabellotesi. A fine messa sarà data lettura delle offerte

Alle 12,30
Svestizione dei Venerati Protettori e Riposizione del Tesoro Aureo

Alle 17
Pomeriggio in compagnia dei bambini con musica folk

Alle 21,30 – Piazza Marconi
Esibizione dei comici Lupetto e Akiz (Sicilia Cabaret)

Alle 22,30 – Piazza Marconi
Commedia teatrale “Assu di coppie tri di vastuna” offerta dai “Picciotti di Cumpagnia di Paolo Vetrano

 

Martedì 31 Luglio

Alle 22 – Piazzale Alcide De Gasperi
Francesco Baccini in concerto e Dj Provenzano From M20

Alle 24
Sorteggio della lotteria

 

Viva Caltabellotta e Viva il SS. Crocifisso e Maria SS. dei Miracoli.

[Ringraziamo per le foto Accursio Castrogiovanni]

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