Condividi

Accorinti e la bomba rifiuti. Caos Messina e la magistratura muove i primi passi

giovedì 9 Febbraio 2017
renatoaccorintiI riflettori della politica messinese sono ormai puntati sulla sfiducia a Renato Accorinti e alle porte del Consiglio comunale che tra lunedì e mercoledì deciderà le sorti del sindaco, rischia intanto di esplodere la “bomba ad orologeria” dell’emergenza rifiuti in città. Il Consiglio comunale ha rivolto lo sguardo e i pensieri al caso Accorinti e la strategia che si delinea in modo netto e chiaro è quella di non voler prendere posizione – e quindi di non deliberare – sulla questione dell’emergenza rifiuti, un calderone sul quale c’è anche l’occhio vigile della magistratura. L’ennesima seduta di Consiglio comunale risolta senza alcun esito, nelle scorse ore, è stata interrotta nel peggiore dei modi con la caduta del numero legale. E così l’argomento riguardante la costituzione della MessinaServizi non è stato trattato e nemmeno sfiorato. La società dovrebbe prendere il posto di MessinAmbiente e proprio stamane la Procura di Messina ha notificato 4 avvisi di garanzia ad ex dirigenti dell’azienda. Si tratta di Roberto Lisi attuale direttore tecnico, Filippo Marguccio, responsabile dell’autoparco, Claudio Sindoni e Antonio Giovanni Magazzù. L’inchiesta è affidata ai sostituti procuratori Stefania La Rosa e Roberta La Speme e i reati contestasti sono falso, abuso d’ufficio e truffa.
messinambiente-300x169

Il de profundis di Messinambiente, travolta e affondata da un debito di quasi 30 milioni di euro verso Riscossione Sicilia, è praticamente un dato di fatto ma l’imminente fallimento della società di nettezza urbana, non sembra preoccupare i consiglieri di Palazzo Zanca. La prossima seduta consiliare, a questo punto, non potrà essere riconvocata prima di 5 giorni e si arriva in questo modo all’appuntamento cruciale con la mozione di sfiducia, con dibattito che inizierà il 13 febbraio e voto che dovrebbe avvenire nella seduta del 15 febbraio alle ore 18. A mediare sino a questo punto e ad arginare la rabbia, comprensibile, dei lavoratori, sono stati i sindacati ma la misura pare colma. Il destino dei addetti ai lavori è sempre più incerto e il fallimento incombente di MessinAmbiente è una “spada di Damocle” ineludibile che si approssima all’orizzonte. Per questo gli oltre 550 lavoratori di MessinAmbiente da stamattina saranno in stato di mobilitazione permanente. Ma il problema non è, evidentemente, la protesta dei dipendenti e nemmeno gli ulteriori disagi, ben prevedibili, che potranno determinarsi nei prossimi giorni in un settore già martoriato come quello della nettezza urbana.

Il vero problema pare l’eterno non decidere della politica messinese che antepone le logiche della partita a scacchi sulla sfiducia all’emergenza immediata della raccolta rifiuti e alle istanze dei lavoratori che chiedono certezze per il loro futuro e per le proprie famiglie. La luce in fondo al tunnel rimane un miraggio. Il coraggio di una scelta per la collettività non può rimanere chiuso in un cassetto per dare priorità all’opportunità individualistica di una scelta politica finalizzata ad equilibri di palazzo. Per adesso l’unico effetto è il dissenso dei lavoratori di MessinAmbiente, che fanno sapere: “Ogni pazienza ha un limite”. Le segreterie dei sindacati Fp Cigl, Fit Cisl e Uiltrasporti preannunciano lotta serrata: “Non sono più accettabili i continui rinvii delle sedute di Consiglio comunale per non decidere. Il non fare è uno stillicidio che aumenta la tensione tra i lavoratori mentre l’immondizia impera nelle strade. Questo stillicidio sta esasperando i lavoratori, i quali hanno deciso di presidiare. Nelle prossime ore decideremo le iniziative di protesta da mettere in campo a tutela dei lavoratori e del servizio da rendere ai cittadini”. Il punto di non ritorno è stato, insomma, raggiunto. Il Consiglio comunale di Messina riuscirà a comprenderlo?

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Relazione Antimafia regionale all’Ars, Cracolici: “L’obiettivo è far sentire il fiato sul collo a Cosa Nostra” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della commissione Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, ha presentato all’Ars la relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento

BarSicilia

Bar Sicilia: Elly Schlein torna in Sicilia per lanciare la volata del Pd alle Europee CLICCA PER IL VIDEO

Il Pd fa “spogliatoio” nel capoluogo nisseno prima della lunga marcia di avvicinamento al voto del prossimo 8 e 9 giugno delle Europee

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.