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Anniversario della strage di via D’Amelio, Rosy Bindi visita il Giardino della memoria

giovedì 20 Luglio 2017
Rosy Bindi

Rosy Bindi

Una delegazione della Commissione nazionale antimafia, guidata dal presidente Rosy Bindi e dal vice-presidente Claudio Fava, accogliendo un invito dell’Unione cronisti e Anm,  ha visitato il Giardino della Memoria di Palermo, il sito confiscato alla mafia e gestito da Unione cronisti ed Associazione nazionale magistrati.

L’evento era inserito nel fitto programma di manifestazioni organizzate per il 25esimo anniversario della strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992 in cui furono trucidati il procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Borsellino, e cinque agenti della polizia di Stato: Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Agostino Catalano, Emanuela Loi e Walter Eddie Cosina. La Commissione è stata accolta dal Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, dal presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo, e dal presidente della Giunta esecutiva del Distretto di Palermo dell’Anm, giudice Sergio Gulotta.

All’evento hanno partecipato anche il vice-sindaco di Palermo, Sergio Marino, il Presidente nazionale dell’Anm, Eugenio Albamonte, il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Gianfranco de Gesu, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, colonnello Antonio Di Stasio, il comandante provinciale della Guardia di finanza, generale Giancarlo Trotta, funzionari della Dia, il giudice Alfredo Montalto, il vicequestore aggiunto della polizia di Stato Francesco Antonucci, dirigente del commissariato di Brancaccio, ed i componenti della Giunta esecutiva di Palermo dell’Anm.
Un momento di riflessione è stato dedicato davanti agli alberi dedicati a Rocco Chinnici, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, caduti tra il 1983 ed il 1992, assieme ai gli uomini delle scorte e, nel caso di Chinnici, insieme con il portiere dello stabile in cui abitava l’alto magistrato.

Accanto agli alberi sei tra militari dell’Arma, poliziotti e finanzieri ad omaggiare i caduti.
Sono tornata volentieri in questo luogo di Palermo – ha osservato l’on. Bindi – dove i cronisti ed i magistrati, insieme, testimoniano pagine dignitose sul tema della memoria. Oggi onoriamo principalmente Borsellino ed i cinque agenti di polizia caduti nel 1992, ma il nostro abbraccio lo dedichiamo a tutti i caduti: da Falcone a Fava, da Mattarella a La Torre sino a Chinnici e a don Pino Puglis”.

Questo luogo – ha aggiunto il Vice-Presidente dell’Antimafia, Claudio Fava – fa parte oramai da tempo di quei siti in cui viene espresso l’esercizio della memoria ai più alti livelli, grazie all’opera di magistrati e giornalisti che lo gestiscono a pieni voti”>.
La presenza dell’onorevole Rosy Bindi, di Claudio Fava e degli altri componenti dell’Antimafia – ha sottolineato il Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales – assume un forte significato in un giorno in cui si ricorda una figura importante nella storia della lotta alla mafia, Paolo Borsellino che fu trucidato 25 anni fa assieme a cinque poliziotti. Assieme ai magistrati proseguiamo il percorso di legalità che abbiamo iniziato quasi 13 anni fa”. 
Per il presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo, “la scelta della Commissione antimafia, guidata dall’onorevole Bindi, di dedicare un momento di riflessione ai caduti per mano mafiosa, ricordandoli insieme con cronisti e magistrati al Giardino delle Memoria in un giorno così importante come il 19 luglio, testimonia ancora una volta il valore unico e profondo riconosciuto a questo luogo”.

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