Aperto al pubblico il casolare in cui Peppino Impastato venne ucciso, nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, a Cinisi, in provincia di Palermo; accade esattamente nel trentanovesimo anniversario della sua morte per mano di Cosa Nostra. L’assessore regionale dei Beni Culturali, Carlo Vermiglio, il sindaco del Comune di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, e Luisa Venuti, proprietaria del casolare, hanno firmato un accordo per valorizzare e aprire al pubblico, in occasione delle giornate commemorative dell’omicidio di Impastato, il luogo simbolo della lotta contro la mafia. Nel casolare rurale, già dichiarato di interesse culturale con Decreto di vincolo del 12 agosto 2014, è in corso un presidio.
Nel pomeriggio, è prevista una marcia che partirà da Radio aut, l’emittente fondata da Peppino Impastato, per arrivare alla casa Memoria Impastato. In serata, dopo l’inaugurazione della Biblioteca Comunale, in quella che e’ stata la casa del boss Badalamenti, verrà proiettato un filmato, di Salvo Cuccia “La memoria privata“, realizzato dal Centro Regionale per la Catalogazione e la Documentazione dell’Assessorato dei Beni Culturali che racconta la storia dell’attivista siciliano attraverso la testimonianza del fratello Giovanni Impastato. Il filmato verrà proposto per tutta la giornata del 9 all’aeroporto Falcone e Borsellino.