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Calci e pugni alla “Iena” Ismaele La Vardera e la troupe: indagavano sulla morte di Aldo Naro

mercoledì 3 Aprile 2019
ismaele la vardera

La Iena Ismaele La Vardera e l’autore e operatore Massimo Cappello, che ha riportato i danni maggiori finendo in ospedale, sono stati aggrediti a calci e pugni la notte tra il 2 e il 3 aprile a Palermo.

Cappello e La Vardera, protagonista del film de Le Iene “Il sindaco. Italian politics for dummies“, erano impegnati nelle riprese di un’inchiesta che sta cercando di far luce sulla morte misteriosa di Aldo Naro, un 25enne palermitano ucciso a botte nel 2015 davanti alla discoteca Goa, allo Zen.

“Per la morte di Aldo Naro, un giovane per bene e dalla faccia pulita è stata condannata una persona ma non c’e’ ancora assoluta chiarezza su ciò che è successo”, spiega la Iena. “Da oltre un mese e mezzo stiamo cercando di ricostruire la vicenda“.

Tra le persone che Le Iene sono andate a sentire c’e’ una giovane ragazza, che lavora in un teatro cittadino. “All’uscita del teatro“, spiega ancora La Vardera, “ci ha raggiunto un uomo, il fidanzato della ragazza. L’uomo all’inizio si avvicina alla telecamera e ci minaccia verbalmente e poi all’improvviso si scaglia con violenza sull’operatore, che e’ dovuto andare in ospedale per accertamenti. Mentre l’aggressore continua a picchiare Cappello, gli altri cercano inutilmente di farlo fermare”.

“Noi – continua La Vardera – non abbiamo nessuna intenzione di fermarci e anzi andremo avanti con maggiore fermezza nel tentativo di chiarire le cause e le responsabilità per la morte di Aldo e presenteremo anche denuncia per questa aggressione, anche per tentata rapina perché chi ci ha aggredito voleva portare via la telecamera con il girato”.

“Oggi più che mai, dobbiamo rilanciare un hashtag che è diventato virale: #giustiziaperaldonaro“. Aldo Naro è stato ucciso a 25 anni dopo una festa in maschera di un venerdì sera trascorso nella discoteca Goa del popolare quartiere Zen. Una morte arrivata per arresto cardiocircolatorio, dopo che il giovane era stato aggredito con numerosi calci in testa.

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