Condividi

La Variante del Piano Regolatore è incompatibile con la città

giovedì 8 Marzo 2018
salmeri

Domani si riunirà la conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale di Messina, per dirimere il problema della possibile incompatibilità dei consiglieri in relazione alla votazione sulla Variante di salvaguardia del Piano Regolatore.

Ci sembra però che in realtà il tema, dal punto di vista politico prima che tecnico, sia un altro: è piuttosto la Variante ad essere incompatibile con la città.

Perché questo controverso strumento urbanistico in questi anni non ha raccolto altro che scarsi consensi e molti dissensi, suscitando la schiacciante contrarietà dell’opinione pubblica cittadina, tecnica e non, rappresentata da Ordini professionali, Sindacati, categorie produttive, forze sociali e politiche.

Tutta la città si è espressa contro la Variante, e poco importa che da oltre lo Stretto arrivi qualche parere favorevole: sulle scelte che condizionano i destini del nostro territorio, le posizioni nate in città devono avere un peso specifico superiore.

Ultima, ma non per importanza visti i risultati di domenica, la dichiarazione del Movimento 5 Stelle cittadino che con Francesco D’Uva boccia inesorabilmente la Variante chiedendone il ritiro, e puntando il dito contro l’ingiustificata secretazione degli atti.

Posizione che condividiamo e che sosteniamo da anni, perché la mancanza di trasparenza è inaccettabile e non è giustificata da alcuna norma. Nessuna delle leggi regionali o nazionali – le leggi regionali 78 del 1971, 22 del 2008, ed 11 del 2015, il Dlgs 33 del 2013, le Circolari dell’Assessorato del Territorio del 19 maggio 2015 e del 19 gennaio 2018 – prescrive la secretazione degli atti. Al massimo si invita alla riservatezza, che è altra cosa.

E non convincono neanche le dichiarazione di De Cola, secondo il quale con la Variante si blocca la costruzione di novemila case sulle colline. È pura propaganda, perché quelle aree sono già tutelate da altri strumenti.

A questo punto il ritiro della Variante ci sembra l’unico atto di responsabilità da parte dell’Amministrazione, salvo che non si voglia arrivare ad un braccio di ferro da strumentalizzare a fini elettorali.

Ma crediamo che i consiglieri comunali non potranno che sintonizzarsi con l’opinione pubblica cittadina, e bocceranno comunque la Variante. Dovrà essere compito della prossima amministrazione aprire un confronto ampio e trasparente per pianificare il futuro urbanistico della città.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia, Savarino: “La comunicazione ‘social’ non va contaminata, serve una legge” CLICCA PER IL VIDEO

La puntata di oggi si occupa dei principali temi della politica siciliana: dall’acqua pubblica alla necessità di riconsiderare una efficace riforma di settore nei rifiuti. Savarino si sofferma inoltre sull’episodio della scorsa settimana ad Agrigento in cui sono comparse scritte offensive e intimidatori  sui muri della sede dei meloniani

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.