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Centrodestra, la guerra fra i big per entrare nel listino fa sbottare Micciché e con Forza Italia arriva anche Lentini

sabato 16 Settembre 2017

«Basta veti, basta litigi sui posti nel listino, basta giochi a rompere. Imponiamoci un solo veto: evitiamo di perdere. Chiedo a tutta la coalizione, Musumeci in testa, uno sforzo per vincere. Abbiamo lavorato mesi per trovare la squadra vincente. Smettiamola di compromettere il lavoro fatto fino ad oggi». Parola di Gianfranco Miccichè.

I litigi nel centrodestra per accaparrarsi un posto nel listino fanno sbottare il commissario di Forza Italia, che esce con una nota ufficiale, invitando tutti alla calma.

Molti i nomi che vorrebbero salire sul carro. Ma il caso che ha superato la barriera imposta dai silenzi ufficiali è quello di Silvio Cuffaro, fratello dell’ex presidente della Regione. Anche se episodi singoli non ne mancano. Su questo, ma anche su altri, Musumeci, che sul nome di Cuffaro Jr ha espresso contrarietà, sta provando a comporre la questione, consapevole, da un lato che presentarsi alla gente con un profilo indiscutibile di nomi sia un valore aggiunto, ma anche certo del fatto che questa non è l’elezione giusta per fare gli schizzinosi. A fare la differenza potrebbe essere il codice etico, terzo e impersonale rispetto alle situazioni in dettaglio, ma oggettivo e a garanzia di tutti.

E ieri da Palermo, Nello Musumeci, arrivato con oltre un’ora di ritardo ieri all’Astoria Palace al convegno organizzato da Energie per l’Italia di Stefano Parisi sulla sicurezza, è parso in ottima forma: «Ci vorranno le ruspe per rimuovere le macerie lasciate dal Pd», ha commentato, e nel criticare l’operato del governo regionale ha aggiunto: «Crocetta ha fatto dimenticare persino le peggiori amministrazioni clientelari, questi sono i frutti di una rivoluzione che è stata una mistificazione. Ha calato la maschera e si è rivelato quello che era: un ciarlatano da caffè».

Poi ha parlato di primarie, che nella sua  intenzione verranno istituite con legge, e non ha fatto mancare un avviso ai naviganti di un certo rilievo: «Non mi stancherò di chiedere liste pulite, che non vuol dire essere giustizialisti. Sono garantista ma la politica deve fare una prima selezione. Ci sono reati del codice penale e reati del codice etico. E saranno gli elettori a fare una prima selezione».

Intanto, l’ultimo  cambio di casacca in corsa, quello di Totò Lentini (nella foto in alto) che passa dal centrosinistra a Forza Italia, è rumoroso in termini di voti e consensi.  L’esponente, che in passato era stato con D’Alia, aveva avuto in questi mesi un fitto dialogo con Leoluca Orlando, appoggiato in campagna elettorale, ed era stato associato alla lista dei territori di Orlando e Micari che, fino a questo momento, nel centrosinistra, naviga in acque difficilissime.

“L’adesione a Forza Italia da parte di Totò Lentini è l’ulteriore conferma della nostra crescita esponenziale”, commenta ancora il commissario di FI in Sicilia, Gianfranco Micciché. “Lo conosco da tempo e conosco anche la sua capacità di rappresentare le istanze del territorio – continua Micciché –. Sono certo che Lentini darà il giusto apporto al successo di Forza Italia e dell’intera coalizione”.

Il vento è cambiato. ma la navigazione è ancora lunga.

 

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