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Certo che Andiamo Bene

venerdì 24 Novembre 2017
botindari social

Carissimi,
Sono preoccupato. In questo periodo mentre mi distraevo con la mia Palermo è l’Italia che sta andando male. Io pensavo di averla lasciata in buone mani solide palermitane, un Presidente della Repubblica che in America con quello che stanno vedendo, ci invidiano e un Presidente del Senato magistrato e tifoso del Palermo, con due come loro, anche se a primo ministro ci mettete che so un tipo come Gentiloni, con una difesa di quelle, come facciamo a prendere goal.
Eppure, abbiamo parlato la scorsa occasione dell’onta svedese i quali ci hanno fatto pagare in un sol colpo tutte le matitine fregate in quell’ipermercato di assemblaggio di mobili in legno, poi però abbiamo visto le foto dei precedenti mondiali ed il colore e calore del tifo femminile svedese e ce ne siamo fatti una ragione.
Ma diciamolo francamente, quello che più ci ha dato fastidio e ci ha offeso diventando oggetto di discussione per strada e nei bar, tanto da distruggere matrimoni, famiglie, aspirazioni è stata la perdita dell’EMA e a maggior ragione che questa sarebbe dovuta andare a Milano al Pirellone.
Tutti sappiamo che cosa è l’EMA e soprattutto non passa giorno che almeno una volta non la si nomini in famiglia. Soprattutto è un aspirazione di chiunque fin da bambini poter possedere un EMA, chi non ha mai sognato di averla.
Io ricordo sin da piccolo che invidiavo il mio compagno di banco perché mi raccontava che il padre si era comprato un EMA quanto una casa e nel fine settimana permetteva al figlio di giocarci.
Noi siamo fatti così, c’è come gli inglesi che sono molto snob si stanno togliendo l’EMA e noi che anche se di seconda mano ce la facciamo fregare dagli Olandesi, i Paesi Bassi ma furbi che hanno approfittato della nostra distrazione per afferrarla e mettersi a tirarla dall’altro lato, tanto che la stavano rovinando se non fosse arrivato a mettere pace il lussemburghese dai piedi tondi che ci ha fregato dicendo: “perché non lanciate la monetina? Perché non tirate a testa e croce?”
Ora io dico, ci arrivi per primo e te la fai fregare con la monetina? La strada non ti ha insegnato nulla? Il metodo “cerebrale ostiense” non ti ha insegnato nulla? Mentre tirano, crei un momento di confusione e quando il delegato Olandese si rialza e chiede: Ma che è successo, tu e l’EMA siete già a Milano.
Niente, non abbiamo speranze, siamo perdenti anche quando giochiamo da soli facendoci con le carte siciliane un solitario.
Il problema è l’approccio. Tu vai in televisione e dici: va tutto male, ma ci stiamo riprendendo, dobbiamo fare tanti sacrifici”. Come si può sentire un padre di famiglia?
Un tempo c’è chi andava in televisione con un sorrisone a mangiare dolciumi e diceva: cribbio va tutto a meraviglia! E quando qualcuno rispondeva: mi scusi, ma a me sembra che stia andando tutto a puttane. Dall’altro lato ti sentivi rispondere: magari!
Se noi i primi, non mandiamo messaggi di sicurezza e stiamo a spiattellare a tutti i nostri difetti e problemi incentiviamo tutti a provarci contro di noi.
Ci nascondiamo dietro parafrasi ed esempi come “la palude”, “il deserto” ma la verità non sta più nell’accertamento del contesto, ma nella circostanza che siamo noi ad essere nella merda fino al collo e poi che questa sia merda di alligatore o merda di cammello, poco importa, sempre merda è!
L’unico vantaggio sta nel fatto che nel deserto ti puoi permettere di dire “prima i soldi e poi vedere cammello” nella palude non te lo consiglio, poichè gli incontri con i coccodrilli sono spesso letali.
Non posso che dare ragione al mio portiere, Don Michele che l’altra mattina avvicinandosi con un certo pudore mi ha chiesto: “Dottore, ma questo EMA di cui parlano tutti, chi minch… è? Io perora già aiu i ca… mia”
Ed io: “Don Michè e a mia m’addumanna, io u quarumaru fazzu!
Un Abbraccio Epruno

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