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Contratti “pirata” nel commercio a Taormina: il caso finisce alla Prefettura di Messina

venerdì 6 Settembre 2019

Arriva in Prefettura la problematica del dumping contrattuale nel settore turismo e commercio a Taormina e nel comprensorio ionico. La Fisascat Cisl vuole una stretta sui “contratti pirata” e annuncia infatti di voler informare il Prefetto di Messina circa i casi sempre più frequenti di applicazione ai lavoratori di altri contratti, non sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e che penalizzano in termini retributivi e contributivi i lavoratori.

Abbiamo segnalato all’Ispettorato del Lavoro le anomalie riscontrateafferma Salvatore D’Agostino, segretario generale della Fisascat CIsl Messina -, e risulta a tal proposito che siano già in corso degli accertamenti nel territorio di questo comprensorio turistico. Siamo ora intenzionati a portare la questione anche all’attenzione del Prefetto. Chiederemo dei controlli mirati agli organi ispettivi al fine di appurare se nel mese di agosto appena trascorso il personale del settore commercio e pubblici esercizi abbia avuto delle giornate di riposo e quali orari abbia svolto, e se sia stato applicato quindi il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Occorre, altresì, controllare se il personale abbia usufruito del riposo di legge e del riposo compensativo visto l’accumulo di ore lavorative effettuate. E se le prestazioni straordinarie siano state corrisposte”.

Pancrazio Di Leo e Salvatore D'Agostino
Pancrazio Di Leo e Salvatore D’Agostino

“Chiediamo di verificare – continua D’Agostino – in merito all’applicazione del salario se siano stati corrisposti tutti gli oneri accessori e le relative maggiorazioni contrattuali previste per evitare eventuali casi di evasione fiscale e contributivo ed al fine di contrastare l’eventuale riduzione di versamenti e quindi un minor gettito per l’addizionale comunale e regionale ad enti locali e Regione. Ricordiamo, inoltre, che le mancate corresponsioni delle prestazioni di lavoro straordinario e di riposi compensativi e di legge potrebbero essere considerate prestazioni di lavoro nero”.

Il 30% di lavoratori del commercio, pubblici esercizi, ristorazione collettiva conclude D’Agostino a fronte di contratti part-time risulta svolgere un monte orario superiore a quanto previsto e sottoscritto. C’è chi inizia alle 10 del mattino e chiude a tarda sera, alle 23 o anche oltre mezzanotte, sempre con lo stesso organico. Quindi vogliamo sapere: come viene gestito a Taormina e nel comprensorio ionico il tutto con doppi e tripli turni? A tal proposito la Fisascat Cisl Messina ha già interessato la segreteria regionale, nelle persone del segretario generale Mimma Calabrò e del segretario regionale aggiunto Pancrazio Di Leo, per chiedere un incontro urgente agli assessori regionali al Turismo e al Lavoro, affinché anche la Regione si faccia carico del problema. 

Le decurtazioni contrattuali – afferma Pancrazio Di Leo – penalizzano la sopravvivenza dei lavoratori e delle proprie famiglie in vista dei mesi invernali, visto che avranno percepito somme inferiori dal punto di visto contributivo e salariale. Il vero problema sono le aziende che fanno concorrenza sleale a chi applica regolarmente il contratto collettivo nazionale e con la riduzione dei compensi ai lavoratori li costringe a percepire poi un indennizzo Naspi inferiore, spingendoli alla drammatica condizione economica e sociale della fame nei mesi invernali”.

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