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Coronavirus, Musumeci: “Ecco le nostre misure per placare la paura” | VIDEO

lunedì 24 Febbraio 2020

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Il governatore Musumeci fa il punto della situazione in merito sull’emergenza coronavirus in Sicilia.

Oggi vertice convocato dal Presidente della Regione Siciliana, nel Palazzo della Regione di Catania. All’incontro sono presenti, tra gli altri, oltre all’assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti generali dei dipartimenti dell’assessorato Mario La Rocca e Letizia Di Liberti, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando. 

Al vertice in corso nella sede della Regione a Catania stanno partecipando anche: il dirigente del servizio Emergenza-urgenza del dipartimento regionale Pianificazione strategica Franco Muscarella; il dirigente del servizio Epidemiologia del dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Salvatore Scondotto; il dirigente del servizio Prevenzione, Mario Palermo; il responsabile dell’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera della Sicilia, Claudio Pulvirenti; il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni (quale coordinatore del Bacino Sicilia occidentale); il direttore dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, Salvatore Giuffrida (quale coordinatore del Bacino Sicilia orientale); il comandante del Nas di Catania, Salvatore Calabrese.

Le misure finora adottate sono misure di cautela proprio per neutralizzare la condizione di paura. Più che preoccuparsi occuperebbe occuparsi“.  Afferma il presidente della Regione Musumeci.

Il luogo peggiore su cui andare qualora uno pensa di essere stato contagiato è il pronto soccorso negli ospedali. Si telefona al medico di famiglia o al numero del servizio preposto. Si dispone la prova per il tampone al Policlinico di Catania e quello di Palermo. Se si dovesse accertare un caso di contagio è già stata allertata la quarantena all’ospedale militare di Messina e Palermo“.

Il governatore aggiunge che “Il tema più incombente è quello dell’arrivo degli immigrati. Qui si corre il rischio sempre di essere comunque degli estremisti. Io credo che serva cautela, se i migranti arrivano a bordo di una nave gli accertamenti vengano esperiti a bordo i della stessa. Si provvede per la quarantena secondo il protocollo. Anche per gli ospedali serve maggiore sanificazione. Per gli studenti stiamo predisponendo un apposito portale entro ventiquattro ore. Stiamo cercando anche di fare una buona campagna di informazione. In verità neanche noi abbiamo una risposta a tutte le domande. Proprio per questo domani parteciperò alla seduta alla unità di crisi nazionale e in quella occasione rappresenteremo le nostre“.

Con il presidente Orlando abbiamo concordato una azione comune conto di incontrare i prefetti dell’Isola perché tutte le articolazioni pubbliche si muovono con una sola strategia. Ma la cosa più importante così difficile dobbiamo restare razionali“.

Interviene anche l’assessore alla sanità, Ruggero Razza, evidenziando che “la nostra Regione sin dalla fine di gennaio aveva esteso le sue disponibilità in merito al problema. Dalla prossima settimana non saranno due, saranno cinque il laboratori di analisi che saranno abilitati ad accertare il coronavirus“.

I sospetti casi di coronavirus sono stati posti in adeguata sorveglianza. Stiamo adeguando un piano di santificazione straordinaria, domani alle 14 ci sarà un ulteriore riunione per cercare di predisporre un accesso dedicato per i pazienti che dovessero avere sintomi influenzali. È chiaro che il nostro consiglio è che al pronto soccorso non si deve andare. Ci sono i numeri utili per far arrivare una unità speciale direttamente nella propria abitazione“.

Il sindaco Orlando conclude la conferenza stampa e afferma dice che: “In questa materia non c’è spazio per opinioni estemporanee, quindi noi ci atterremmo alle disposizioni del governo nazionale. Io credo che l’azione della amministrazione Regionale e dei sindaci è una operazione che è stata costantemente in sintonia. Per quanto riguarda le disposizioni che vengono date e nella prima fase è fondamentale la prevenzione. Oggi non facciamo politica: il decalogo vale per tutti e per i cittadini. Ognuno deve avere cura della sua salute e della prevenzione“.

 

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