Condividi

Corruzione al Comune di Palermo? Orlando tragga le conclusioni e dia un segnale

lunedì 2 Marzo 2020
Terrani e Orlando Mov139, Comunali 2017
Leoluca Orlando e Sandro Terrani

Sono passati molti anni da quando a Palermo la celebre e discutibile frase «Il sospetto è l’anticamera della verità» era il manifesto di una stagione politica. Era la stagione della cosiddetta Primavera di Palermo, rappresentata da quel sindaco Leoluca Orlando, che – nonostante i decenni trascorsi – è lo stesso di oggi.

Per l’orlandismo di quegli anni, un’inchiesta come quella che sabato scorso ha decapitato il consiglio comunale di Palermo, con l’arresto dei capigruppo di PD e Italia viva, di dirigenti e funzionari e di imprenditori, sarebbe stata sufficiente a mettere in atto la leva del sospetto, per chiedere l’azzeramento di tutto.

E invece, l’orlandismo di oggi è quello in cui negli ultimi anni il primo cittadino si è ricostruito una propria immagine con slogan su temi quali l’accoglienza dei migranti o le cosiddette famiglie arcobaleno, dimenticando o mettendo in secondo piano – è la sensazione di molti –  il governo della città. Un “vuoto amministrativo”, nel quale si sono inseriti i comitati d’affare – quelli sempre attivi e operativi – che, dall’inchiesta della magistratura, pare abbiano messo attorno allo stesso tavolo politici corrotti, pubblici funzionari, dirigenti infedeli e imprenditori, il tutto con l’occhiolino strizzato di qualche mafioso di ultima generazione.

L’intreccio scoperchiato dai pm, poi, chiama in causa pesantemente i due principali partiti del centrosinistra, il PD e “Italia viva”: il primo non è di certo una forza marginale, ma il partito del sindaco Orlando (nonostante questi continui a ripetere come un mantra “il mio partito è Palermo“), mentre il secondo fino a ieri era guidato da Sandro Terrani, ovvero colui che è stato negli ultimi anni il capogruppo della lista orlandiana per eccellenza, il suo Movimento 139. La stessa lista nella quale – per inciso – era candidata anche la compagna di Giuseppe Monteleone, uno dei dirigenti arrestati.

La sospensione dei due consiglieri coinvolti, alla luce dei fatti, appare solo una prima misura tampone, perché forse sarebbe più opportuno che il governo nazionale – attraverso la prefettura – inviasse gli ispettori al Comune di Palermo ed eventualmente disponesse la misura eccezionale dello scioglimento del Consiglio comunale, con il conseguente azzeramento di tutte le cariche istituzionali. Ma come palermitani, attendiamo un gesto anche da parte di Leoluca Orlando: abbia il sindaco uno scatto d’orgoglio, non quello ideologico e anti salviniano a cui ci ha abituato negli ultimi tempi, ma quello legalitario dei tempi d’oro della Primavera di Palermo che ne hanno decretato la sua fortuna politica. Potrebbe anticipare lui un eventuale provvedimento governativo e, al di là di qualsiasi intervento dall’alto, formulare le proprie dimissioni, motivandole con la necessità di ristabilire nella quinta città d’Italia da lui amministrata i principi di legalità, di correttezza e di trasparenza della pubblica amministrazione, che, stando alle carte dei pm, sono mancati clamorosamente.

Sarebbe questo un segnale di grande unità, di grande responsabilità, e ridarebbe fiducia a una città che si sente presa in giro da una politica sempre più lontana dall’interesse di tutti e sempre più autocelebrativa o nel peggiore dei casi, come evidenziato dai magistrati, protesa al malaffare.

I rimpasti di giunta stanno a zero, caro sindaco. I fatti che si aspettano i palermitani onesti sono altri!

LEGGI ANCHE:

Terremoto al Comune di Palermo, il pentito: “Li Castri è persona del sindaco Orlando”

Corruzione, arrestati a Palermo i capigruppo di Pd e “Italia viva” al Comune | VIDEO

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Relazione Antimafia regionale all’Ars, Cracolici: “L’obiettivo è far sentire il fiato sul collo a Cosa Nostra” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della commissione Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, ha presentato all’Ars la relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento

BarSicilia

Bar Sicilia: Elly Schlein torna in Sicilia per lanciare la volata del Pd alle Europee CLICCA PER IL VIDEO

Il Pd fa “spogliatoio” nel capoluogo nisseno prima della lunga marcia di avvicinamento al voto del prossimo 8 e 9 giugno delle Europee

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.