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Di Miceli: “Così abbiamo rilanciato Taormina Arte, ecco perché Messina è fuori”

martedì 17 Settembre 2019

Il mio compito era iniziato tra le rimostranze di chi definiva addirittura lo statuto “palermocentrico” e gli scetticismi di chi riteneva che l’iter per la Fondazione non si sarebbe mai compiuto, e invece la Fondazione TaoArte oggi è realtà così come è diventato realtà il rilancio di questo ente che ha un ruolo centrale per la cultura non soltanto della Città di Taormina ma anche dell’intera Sicilia

. Lo afferma il commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte-Sicilia, Pietro Di Miceli che nel week-end appena trascorso (sabato scorso) ha inaugurato una sala per le proiezioni di film aperta al pubblico all’interno della TaoArte alla Casa del Cinema (l’ex pretura di Corso Umberto) così commenta il momento di pieno rilancio in atto di TaoArte, che dal 23 settembre al 20 ottobre proporrà al pubblico la rassegna di eventi “Autunno all’Odeon”.

“Quando ho iniziato il mio compito riguardante Taormina Arte, molti pensavano che magari si sarebbe trattato di un ennesimo nulla di fatto, perché la trasformazione di TaoArte da Comitato in Fondazione era un fatto di cui si parlava da tanto tempo e che veniva atteso, per esattezza, da quando fu varata la legge per la trasformazione nel 2002. Era un qualcosa che mai si era compiuto – afferma Di Miceli -. Oggi, invece, TaoArte è Fondazione, siamo qui con un ente in piena fase di rilancio, è stato fatto un importante e complesso lavoro e di recente è avvenuta proprio l’iscrizione al registro della Fondazioni. TaoArte potrà avere certamente un futuro di grande rilievo, all’altezza della sua storia e del suo prestigioso passato”. 

Il commissario Di Miceli conferma in via ufficiale quello che sarà l’assetto della Fondazione: “Messina è fuori dalla Fondazione”. “La Città di Messina è fuori per volontà del sindaco Cateno De Luca – evidenzia Di Miceli sull’uscita dei due enti messinesi – Certamente non per mia volontà, che anzi mi sono adoperato per farli rimanere, partecipando anche ad una seduta del Consiglio comunale nello scorso maggio”. Dunque nella Fondazione non ci sarà né la Città Metropolitana che si è già chiamata fuori, né il Comune di Messina. A costituire la Fondazione rimangono la Regione Siciliana e il Comune di Taormina.

Nel frattempo Di Miceli ha portato ormai TaoArte fuori dal pantano di una pesante situazione debitoria che era arrivata a circa 5 milioni di euro di pendenze. “Il momento difficile è alle spalle e TaoArte è di nuovo pienamente operativa e sta riprendendo la sua centralità. Va detto che abbiamo affrontato quest’anno pure le difficoltà dovute al taglio del finanziamento di più del 46% – continua Di Miceli -. Nel 2018 lo stanziamento regionale per TaoArte, infatti, è stato di Un milione 300 mila euro, mentre quest’anno di 746 mila euro. Ad ogni modo, alla fine siamo riusciti anche a superare questo ulteriore ostacolo”.

A questo punto il prossimo step sarà quella della predisposizione della fase che nei prossimi mesi porterà all’insediamento del CdA che vedrà poi a capo della fondazione il sindaco pro-tempore della Città di Taormina, Mario Bolognari.

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