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Dipendenti comunali in pensione, con gli uffici vuoti possibili disagi per i cittadini

martedì 18 Giugno 2019
consiglio comunale

La commissione Bilancio ha ascoltato il Dirigente al personale, sul tavolo sono stati messi i numeri relativamente ai possibili risparmi derivanti dalla “quota 100” e per la andata in quiescenza dei dipendenti comunali.

Sandro TerraniAd oggi i numeri riferiti in commissione dagli uffici del personale si attestano a circa 309 unità che andranno in pensione, secondo il capogruppo del Mov139, Sandro Terrani, “é un’occasione da non perdere per integrare altre ore ai dipendenti comunali che oggi hanno contratti part-time. Certamente questa è, oltre che un fatto di numeri è una decisione politica che per quanto mi riguarda porterò negli appositi tavoli che ci saranno nei prossimi giorni. Infatti, ho chiesto che ci sia un incontro con l’assessore al Bilancio, l’assessore al Personale ed il Ragioniere Generale, per capire quali e quanti sono i margini di manovra“.

Durante la seduta della commissione bilancio con la dottoressa Di Trapani, ho avuto un serrato confronto sulle politiche del personale e sulle ricadute negative per i servizi ai cittadini a seguito dei massicci pensionamenti in essere al Comune di Palermo – dichiara il consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli (+Europa).

Ho richiesto un incontro urgente con il ragioniere generale, l’assessore al bilancio e quello al personale, al fine di determinare un percorso condiviso che avvii le procedure per accantonare le somme risparmiare in un apposito fondo destinato al funzionamento della macchina amministrativa. È inoltre necessario affiancare questo percorso ad un confronto con le forze sindacali, al fine di poter al meglio determinare priorità e procedure. E più nello specifico – continua Ferrandelli- da quali settori partiamo? Dalle aree tecniche o dagli asili nido? Dai servizi alla cittadinanza o dalla polizia municipale? Procediamo con l’aumento ore ai part-time già in carico al comune o con nuovi concorsi per avere un’orizzonte temporale più ampio negli anni? O, ancora, riuscendo a coniugare entrambe le opportunità?”.

Credo che questo approccio sia il più serio e proficuo e su questo approccio offriamo massima collaborazione al fine di addivenire ad un quadro di riorganizzazione che farà di certo bene a chi lavora per la città e a chi la vive. Il rischio, se non interveniamo tempestivamente, – conclude Ferrandelli- è che i servizi già lenti ed inefficienti subiscano ritardi ancora più significativi e insostenibili mandando la città e l’amministrazione in tilt”.

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