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G7, al via l’Operazione Palacongressi. Il sindaco di Taormina incontra l’Areonautica per l’inizio dei lavori

venerdì 31 Marzo 2017

Al via lunedì mattina i lavori per la sistemazione del Palacongressi di Taormina in vista del G7. Gli ufficiali del Genio Militare dell’Aeronautica Militare del 3° Reparto di Bari hanno incontrato nelle scorse ore a Palazzo dei Giurati, sede del Comune, il sindaco Eligio Giardina, al quale è stata consegnata la documentazione riguardante le previste opere. Si tratta della documentazione predisposta dal Commissario straordinario per il G7, il Prefetto Riccardo Carpino. Dalla prossima settimana scatterà, quindi, quella che è stata già ribattezzata in città come “Operazione Palacongressi”. Una corsa contro il tempo che impegnerà nelle ore mattutine e notturne, senza distinzioni, compresi i fine settimana, l’Aeronautica Militare e i Vigili del Fuoco.

Si punta a mettere a norma la struttura di piazza Vittorio Emanuele in tempo utile per l’appuntamento con i sette grandi del pianeta. L’Aeronautica militare ha dato ampie rassicurazioni al sindaco su quella che sarà la rapidità ed al contempo l’efficacia delle opere che si andranno ad effettuare. I militari si occuperanno degli aspetti riguardanti l’impiantistica, le sale da sistemare per le conferenze ma anche della tinteggiatura dei prospetti esterni. Si parla anche della possibile sostituzione della moquette delle sale conferenza. L’impianto antincendio verrà, invece, attenzionato dai Vigili del Fuoco. I Vdf di Messina hanno ispezionato con una serie di appositi sopralluogo lo stato della struttura e sono pronti a fare la propria parte per consentire la risoluzione di questa atavica problematica. Sulla questione dell’agibilità, se sarà cioè provvisoria con una deroga ad hoc o se si riuscirà a rendere definitivo il tutto, si è soffermato il sindaco Giardina, che al termine dell’incontro con i militari ha inteso stemperare le polemiche di queste ore. In paese c’è malcontento e malumore sullo scenario che si prospetta di una deroga provvisoria che equivarrebbe ad un nulla di fatto per il Palazzo dei Congressi o, forse è meglio dire, anzi ad una colossale occasione sprecata dalla città.

“Mi preme sottolineare – ha detto Giardina – che i lavori verranno effettuati in funzione del’obiettivo di rendere agibile il palazzo in modo stabile e a lungo termine. Non stiamo parlando, pertanto, di opere finalizzate alla fruizione del Palacongressi esclusivamente per le giornate del G7 per poi tornare ad avere i soliti problemi di sempre di indisponibilità dell’edificio. Abbiamo evidenziato, nel corso delle varie riunioni avute, che per noi è importante, anzi fondamentale che si riesca a mettere a norma il Palacongressi in modo duraturo. E’ un impegno che abbiamo sollecitato anche al Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi nel corso del sopralluogo da lei effettuato a Taormina e nei vari colloqui che abbiamo avuto sino anche a questi giorni”. Ma in un mese sarà possibile compiere il miracolo? Il dubbio è ineludibile, rimane forte e diffuso, tra i cittadini e tra gli operatori economici.

Eligio Giardina

“E’ chiaro che i tempi sono molto stretti – ha aggiunto Giardina – ma sappiamo anche che c’è la volontà e la capacità di far bene e con rapidità quei lavori. L’Aeronautica Militare è certamente una garanzia in tal senso. In definitiva diciamo che il Palazzo sarà a norma per il G7 ma dovrà poi essere altrettanto funzionante anche in occasione di uno spettacolo da parte dei bambini delle nostre scuole ed ovviamente anche per altri eventi come il Festival del Cinema che quest’anno si terrà dal 9 al 17 giugno. La Boschi mi ha dato conferma – conclude il sindaco – che il Governo ritiene fondamentale la sistemazione del Palazzo dei Congressi e vuole che venga messo nelle condizioni di ospitare, tra l’altro, eventualmente il concerto del G7 del 26 maggio se problemi atmosferici dovessero creare l’impossibilità di utilizzo del Teatro Antico. Il Palacongressi dovrà in tal caso accogliere per il concerto 700 ospiti, l’Orchestra della Scala e 18 Capi di Stato”.

Ma dal 28 maggio, a G7 finito, sarà davvero risolto una volta per tutte il problema dell’agibilità o, piuttosto, ricomincerà il solito rituale delle aperture e chiusure a singhiozzo (che ha fatto perdere alla città una infinità di opportunità congressuali), con tanto di manutenzioni varie, che in tutti questi anni sono costanti centinaia di migliaia di euro alle casse del Comune di Taormina?

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