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Gli avvoltoi volteggiano invano sulla testa di Renzi

sabato 28 Ottobre 2017
Gianfranco Salmeri
Gianfranco Salmeri

Gli avvoltoi volteggiano già da tempo sulla testa di Renzi, e lo faranno invano ancora a lungo.

Perché le previsioni, pessimistiche (per alcuni), ottimistiche (per altri), sull’imminente tracollo politico del segretario del PD sono infondate. Certo, il brillante astro della politica italiana, ora si è un pò offuscato, ha più l’aspetto della meteora. Il Renzi che un tempo entusiasmava le folle, adesso in giro in treno raccoglie più fischi che applausi. Ma questo non ci autorizza a darlo per politicamente spacciato, anzi.

Se infatti analizziamo lucidamente la situazione, rispetto ad un anno fa, Matteo Renzi oggi è più forte. E’ vero, ha preso la sventola del Referendum, ma è ancora il segretario di un partito centrale nel sistema politico italiano.

E grazie alla scissione, che egli ha sicuramente facilitato, si è liberato della zavorra della componente dalemiana-bersaniana, e senza gli eredi della tradizione comunista, il PD è diventato un partito di centro con una spruzzatina di rosso (Orlando e Cuperlo), sul quale Renzi ha il pieno controllo.

Un partito che sembra tenere anche sul piano elettorale. Leggiamo infatti che l’ultimo sondaggio dell’Istituto SWG del 26 ottobre, valuta il PD al 26,8 per cento; e se a questa cifra sommiamo le proiezioni sulle aree che nelle elezioni politiche del 2013 erano alleate o interne al PD, il 3,7 per cento di Pisapia, Socialisti, Verdi e SVP, il 5,5 per cento di MDP, Sinistra Italiana e Rifondazione, si arriva al 36 per cento, circa sei punti in più dei consensi ottenuti dalla coalizione “Italia Bene Comune” guidata da Bersani.

Inoltre il Rosatellum, la legge elettorale appena approvata, consentirà alle segreterie dei partiti la totale facoltà di scegliere chi siederà in Parlamento; praticamente niente di diverso da quello che avveniva col Porcellum, col quale sono stati eletti tutti i parlamentari della presente legislatura, compresi coloro che criticano il nuovo sistema elettorale. Ergo, Renzi che ha un forte controllo sull’apparato, potrà decidere i nomi della maggior parte dei futuri parlamentari PD, consolidando ulteriormente la sua presa sul partito.

In conclusione Renzi sopravviverà anche alla probabile sconfitta del centrosinistra alle elezioni siciliane, ed a meno di congiure di “Palazzo”, continuerà a lungo ad avere un ruolo importante all’interno della scena politica italiana. “Matteo stai sereno”!

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