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Il Carnevale di Termini Imerese, il più antico di Sicilia | IL PROGRAMMA

giovedì 21 Febbraio 2019

Le origini del Carnevale vengono fatte risalire alla festa romana dei Saturnalia, in onore del dio Saturno, e dei Lupercalia, in onore del dio Fauno, nella accezione di Luperco, protettore del bestiame ovino e caprino dall’attacco dei lupi. I festeggiamenti, che affondano le radici negli antichi riti pagani, segnavano il passaggio dalla fine dell’inverno alla primavera; ma è durante il Medioevo, però, che assume connotazioni più precise, tanto da essere definito da storici e sociologi la “festa dei folli”, tra trasgressive baldorie senza limiti morali e lauti pasti.

Carnevale Termini Imerese 2019

Forse è proprio perché custodisce e, allo stesso tempo, fa emergere la vena di follia o il fanciullino accucciato in ciascuno di noi che la vostra Patti Holmes vuole raccontarvelo. Il protagonista del nostro racconto è il “Carnevale di Termini Imerese” (PA), uno dei più belli e famosi non solo della nostra Sicilia, ma d’Italia. Siete pronti per la festa più pazza dell’anno? Allora è arrivato il tempo di tuffarsi nel clima gioioso e spensierato che l’antica Thermae Himerae, così chiamata per l’esistenza di sorgenti di acque calde ancora oggi utilizzate, il 24 febbraio, il 3 e il 5 marzo, offre ai tantissimi turisti che la affollano per godere sia dello spettacolo dei suoi Carri allegorici, vere e proprie opere d’arte, frutto della genialità dei “Maestri artigiani della cartapesta” sia, come evento nell’evento, della tradizionale Sagra dei “Maccaruna ‘nta maidda”, organizzata ormai da diversi anni dall’associazione “Termini d’Amuri” che, oltre a solleticare l’appetito dei più goduriosi e a tal proposito sarà allestito uno specifico villaggio del gusto, è una ricetta che coniuga la storia della “Città delle Terme” con quella che, nei primi dell’800, era la sua vocazione di produttrice di farina e di pasta grazie ai tanti mulini e pastifici.

Le origini del Carnevale Termitano

Il Carnevale Termitano, che ha origini ottocentesche ed è insieme a quelli di Acireale e Sciacca fra i più noti della Sicilia, nasce come manifestazione pubblica ad opera, così è stato tramandato, di un gruppo di napoletani. Nell’inverno del 1848, dalla vicina Palermo, giunsero  notizie su una sommossa scoppiata il 12 Gennaio; al centro dei commenti c’era il condottiero termitano Giuseppe La Masa, indicato come il principale artefice della rivolta per la cacciata dei Borboni e fu, proprio a seguito di quelle vicende, che un folto gruppo di napoliti, fuggito dal capoluogo siciliano, trovarono rifugio a Termini Imerese e, grazie alla loro proverbiale allegrezza e simpatia, si ambientarono e, proprio in occasione del periodo carnascialesco, promossero una festa pubblica che, seppur improvvisata, vide la partecipazione e il contributo di tanti indigeni.

Si narra che i napoletani, che abitavano nella zona oggi chiamata “Porta Palermo” dove si trova tuttora una piccola via omonima, iniziarono i festeggiamenti con un gruppo di contadini e pescatori del posto. In un documento datato 1876, una sorta di ricevuta, si segnala la presenza in città di un’associazione, o meglio di una società del Carnovale, il cui timbro raffigura una maschera dalle fattezze abbastanza simili a quelle del Pulcinella napoletano. La festa, ogni anno, ha inizio con la tradizionale consegna delle chiavi della città, da parte del sindaco di Termini, a “U Nannu ca’ Nanna” e con la tradizionale “Sfilata dei carri“, due nel circuito di Termini bassa, il sabato e la domenica, e quella conclusiva, il martedì grasso, a Termini alta. “U Nannu cà Nanna” scandiscono i momenti centrali del Carnevale: l’attesa dei due protagonisti, la sflilata delle maschere, il Testamento “morale” lasciato da “u Nannu”, che conclude simbolicamente la festa. Ma cosa rappresentano queste due maschere?

Carnevale Termini Imerese 2019

U Nannu

È l’erede del re del carnevale pagano, l’antropomorfizzazione del carnevale stesso, un personaggio tutt’altro che simpatico. Se sua gentile abitudine è lanciare ai bambini e alle giovani donne caramelle e confetti, meno gradita è quella di riservare al resto della popolazione gesti scurrili e scherzi vari mostrando, dall’alto del carro allegorico che lo ospita, enormi finocchi e rape con evidenti intenti offensivi. È rappresentato come un uomo piuttosto basso, rubicondo, allegro, curato nell’aspetto,  che indossa una giacca damascata, un gilet, un bavaglino merlettato e un paio di pantaloni beige.

La storia di questi abiti risale al 1975 quando il Cavaliere Ignazio Casamento, allora segretario della Pro Loco, venne incaricato di occuparsi dei costumi di U Nannu, che fece confezionare dalla moglie, Maria Adelfio, e dalla cognata. Nel 1985, il Professore Franco Amodeo, presidente della Pro Loco, lo incaricò di rinnovare i costumi, il Senatore Eduardo Battaglia si offrì di acquistare le stoffe e sempre la signora Adelfio, dopo essersi recata personalmente presso il negozio, confezionò i nuovi abiti dei Nonni, integrandoli con merletti, bottoni e quant’altro.

Carnevale Termini Imerese 2019

A Nanna

Su questa maschera i pareri sono discordi. Se, infatti, l’etnologo Giuseppe Pitrè considera la Nanna “una creazione di cattivo gusto che in Sicilia non ha nessun fondamento”, differente è il parere del folklorista Paolo Toschi che, dimostrando la presenza di un personaggio femminile, accanto al carnevale, diffusa su vasta area, conclude che “moglie, antagonista o alter ego femminile del carnevale, la Vecchia ha importanza non meno del carnevale stesso”. Paolo Toschi, inoltre, ne distingue due tipi fondamentali: la Vecchia magra e allampanata che, identificandosi con la Quaresima, rappresenta il carnevale termitano e quella gigantesca, barocca, adorna di frutta e salsicce, che, simbolo di fecondità e abbondanza, si accosta alla figura della Befana. Mentre con la prima, bruciando il fantoccio, si ha l’esorcizzazione del male, con la seconda, e la distribuzione di arance, nocciole, confetti, monete, si propizia grande benessere. La Nanna termitana è magra, piuttosto alta, ha un abito in rosa e grigio, un cappello abbellito con fiori, un foulard, mutandoni e reggiseno. Anche il suo costume, come quello di U Nannu, fu realizzato dalle sorelle Adelfio.

Negli ultimi anni il testamento di U Nannu viene letto da parte di un nuovo personaggio, il “notaro Menzapinna”, ideato dalla fantasia dello studioso Nando Cimino, che altro non è che una sua caricatura in cartapesta. Il nome deriva dal fatto che nel redigere gli atti, per svogliatezza o per errore, spesso il notaio lasciava incompiute le parole suscitando l’ilarità dei suoi clienti che, prendendo spunto anche da maldicenze di tutt’altro genere, avevano iniziato a chiamarlo con questo simpatico appellativo.

PROGRAMMA

Domenica 24 febbraio

Alle 10.30

Apertura Carnevale – Consegna chiavi Città a “U Nannu ca Nanna”

Intestazione sede Pro Loco e Hangar scuola della Cartapesta a Vito Salvo, Agostino La Rocca e Ignazio Casamento

Inaugurazione mostra del Carnevale Museo Civico Baldassarre Romano

Inaugurazione villaggio Euroform per il sociale – Un futuro col Sorriso

Carnevale a quattro zampe – sfilata di cani in maschera

Visita dei Nanni al Joing the Game – evento sportivo, palazzetto Gonzales

Alle 14.30

Coppa Carnevale – evento sportivo di calcio a sette – c/o il centro sportivo Torracchio

Alle 16

Sfilata dei carri allegorici e dei gruppi appiedati – Circuito storico di Termini Alta

Dal 25 al 27 febbraio e dall’1 al 4 marzo

U Nannu ca Nanna visiteranno gli istituti scolastici di Termini Imerese e del comprensorio, il Reparto di Pediatria dell’ospedale S. Cimino, le case di Riposo e gli enti sociali che operano nel territorio, tra cui la Lega del Filo D’Oro e la Casa del Volontariato

Dal 27 febbraio al 5 marzo

Mostra “CENERE” maestro Momò Calascibetta – Chiesa della Maria SS.Misericordia

Mercoledì 27 febbraio

Alle 21

Carnevale nei quartieri – festa in via Mommasala

Giovedì 28 febbraio

Alle 9.30

Sfilata degli studenti degli istituti scolastici di Termini Imerese – raduno piazza della Vittoria, sfilata c.so Umberto e Margherita, via San Francesco Saverio, via Vittorio Emanuele

Venerdì 1 marzo

Alle 16.30

Vetrine live Carnival, a cura della Confcommercio e del Rotary

Sabato 2 marzo

Alle 10.30

Nanni Dj – c/o Radio Panorama con Nino Re

Alle 15

Sfilata dei gruppi appiedati – raduno piazza della Vittoria, sfilata c.so Umberto e Margherita, via San Francesco Saverio, via Vittorio Emanuele

Conclusione con evento musicale in piazza Liborio Arrigo

Alle 17

Carnevale nei quartieri – festa in via Giacinto Lo Faso

Domenica 3 marzo

Alle 10

Carri in mostra alla Marina – c/o il circuito delle sfilate dei carri allegorici in zona lungomare Cristoforo Colombo

Alle 16

Sfilata Carri allegorici e Gruppi appiedati

Alle 18.30

Spettacolo musicale c/o largo Mercato Ittico

Villaggio Food e no Food

Lunedì 4 marzo

Alle 18

Carri in Mostra al Belvedere – Carri posizionati lungo il circuito di Termini Alta (a partire da Piazza Duomo) con musica e animazione

Spettacolo Musicale – Piazza Duomo

The Mask – la maschera originale del Carnevale Termitano – Concorso di maschere per tutti

Martedì 5 marzo

Alle 10

Carri in Mostra al Belvedere

Passeggiata di “U Nannu ca Nanna” – zona Belvedere/piazza Duomo

Alle 11

Conferenza “Gastronomia e Carnevale” a cura di Rosario Ribbene – Chiesa Maria SS. Della Misericordia

Alle 16

Sfilata dei carri allegorici e dei gruppi appiedati – Circuito storico di Termini Alta

Alle 17

Inizio intrattenimento piazza Duomo e, a seguire, concorso “I WANT YOU”

Alle 20

Lettura testamento “U Nannu”

Alle 21

Chiusura del Carnevale con spettacolo in piazza Duomo

Alle 22

Shiagù – Carnival Reggae Session

Viva Termini Imerese, il suo Carnevale, U Nannu e A Nanna.

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