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In manette Ignazio Melodia, boss di Alcamo vicino a Messina Denaro

martedì 21 Febbraio 2017
dia

La Polizia di Stato e la Direzione investigativa antimafia (Dia) di Trapani hanno eseguito sei arresti nell’ambito dell’operazione “Freezer”, indagine sulla famiglia mafiosa di Alcamo (Trapani). Arrestato insieme ad altri cinque uomini d’onore il capo mandamento Ignazio Melodia, “U’ dutturi”; le perquisizioni sono avvenute anche nei territori limitrofi di Castellammare del Golfo e Calatafimi. I sei posti in arresto sarebbero affiliati a Cosa nostra dal boss latitante Matteo Messina Denaro; per evitare di essere intercettati, i sei si riunivano per pochi minuti in una cella frigorifera all’interno di un negozio di frutta e verdura dove effettuavano le loro ‘riunioni’.

Associazione mafiosa, estorsioni a imprenditori e condizionamento delle elezioni comunali di Alcamo sono i reati contestati. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 11.00 in Questura, a Trapani.

U dutturi era stato in carcere dal 2002 al 2012, per poi uscire in libertà fino ad adesso; “In mezza provincia di Trapani comando io” diceva Melodia ad un imprenditore estorto. Ma era registrato. Tutta la famiglia Melodia è stata al centro di operazioni mafiose dell’alcamese. Il padre di Ignazio, Diego Melodia, detto “consa seggie“, è uno dei capostipiti dell’omonima famiglia mafiosa alcamese, condannato tra l’altro a 17 anni e tre mesi nell’ambito dell’indagine “Cemento libero” che portò a undici arresti ed al sequestro di un impianto di produzione di calcestruzzo, la Medi Cementi srl del valore 1 milione di euro. Anche Ignazio, che avrebbe preso il posto dell’anziano padrino alla guida del mandamento, era stato condannato a 8 anni per mafia nel marzo del 2010.

Così si esprime il Questore di Trapani Maurizio Agricola“Ancora una volta è emersa la pervicace condotta mafiosa volta a condizionare il tessuto economico nonché a tentare di influenzare le locali realtà politico-amministrative, condotta resa ancor più pericolosa dalla levatura criminale dei personaggi coinvolti in particolar modo del reggente il mandamento mafioso di Alcamo, Ignazio Melodia”.

Di seguito riportiamo le dichiarazioni del pentito Vincenzo Milazzo del 2012 che parla di una sorta di “iniziazione”di Ignazio Melodia al mondo di Cosa Nostra a Dattilo in cui erano presenti il superlatitante Matteo Messina Denaro oltre a Sinacori e il dottore Pandolfo. Era il febbraio del 1996.“Sono stato […] presente all’iniziazione di MELODIA Ignazio il dottore avvenuta a DATTILO nella casa nella disponibilità di una persona da me conosciuta come Enzo e che ho poi appreso chiamarsi Michele MAZZARA. Nell’occasione erano presenti: SINACORI e MESSINA DENARO Matteo; vi era inoltre in una stanza attigua anche il dottore PANDOLFO che entrò successivamente e venne anche lui affiliato. Ricordo che al momento dell’affiliazione del MELODIA Ignazio, il SINACORI disse che io sarei diventato da quel momento il capo della famiglia di ALCAMO, decapitata a seguito dell’arresto di Antonino MELODIA avvenuto qualche settimana prima; io però feci presente che era opportuno che tale carica venisse affidata al MELODIA Ignazio sia perchè era persona ben conosciuta nel paese in quanto medico, in quanto fratello di Antonino e in quanto titolare di un ufficio pubblico che rilasciava i certificati di abitabilità, sia perché io non me la sentivo, non essendo mai stato addentro nelle cose dell’associazione”.

 

 

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