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La guerra di carte dell’Avviso 8. Marziano: “Vogliono far saltare il bando”

venerdì 22 Settembre 2017
Bruno Marziano

Una scommessa che, almeno per ora, appare rinviata. Bruno Marziano, assessore regionale alla Formazione scuote la testa, perplesso.

L’Avviso 8, la creatura concepita per rilanciare la Formazione in Sicilia, ancora stenta ad andare avanti. Una  valanga di ricorsi incrociati ha accompagnato tutti i vari passaggi, tra un’ordinanza del Tar e una pronuncia del Cga: «Vorrei capire  – esordisce Marziano – cosa avremmo dovuto fare per ottemperare a un’ordinanza del Cga che ci dice che alcuni criteri sono illogici. Abbiamo fatto quello che ci è stato chiesto e continuano a piovere da tutte le parti ricorsi».

Marziano prosegue nella sua attività e confida ancora di potere arrivare ‘in extremis’ al suo risultato. Il tema quindi per l’assessore diventa un altro:«Ho la sensazione che non si tratti più della tutela dell’interesse di un soggetto leso, ma che l’obiettivo è la demolizione dell’Avviso 8. Non è sopportabile che rimangono inutilizzati 136 milioni di euro e 4mila lavoratori.Aspettiamo che la Corte dei conti registri i decreti di finanziamento. Rimaniamo rispettosi e attendiamo che questa si pronunci».

Tre degli ultimi ricorsi sono stati ritenuti non infondati e si attende la pronuncia nel merito:«Noi intendiamo congelare le somme dell’ente ricorrente, le mettiamo da parte e produrremo due atti relativi con i quali ottemperiamo alle ordinanze. Non essendoci la sospensione della graduatoria pensiamo di dovere andare avanti».

Se non dovessero arrivare rilievi dall’organo contabile, procedendo con la registrazione dei decreti, si potrebbe andare avanti:«Va da sé – aggiunge Marziano- che la Corte agirà nella sua piena libertà di interpretazione e di giudizio che non vogliamo in alcun modo influenzare».

Sei diverse ordinanze in due anni. A volte persino in contrasto, in alcune delle parti almeno, tra di loro.

È questo il bilancio, tra Tribunale amministrativo regionale e Cga (Consiglio di giustizia amministrativa) di un lungo contenzioso (oltre 40 ricorsi) scaturito dall’Avviso 3 della Formazione professionale e dalle cui ceneri è nato, senza diverso destino, l’Avviso 8, che al momento  ha reso impraticabile il terreno di gioco, già reso paludoso da uno stallo che si è protratto nel tempo, del settore Formazione in Sicilia.

Una guerra di carte che non accenna a finire e che sovrappone nel suo esito finale i livelli di responsabilità, tra politica, amministrazione ed enti.

Il timore che possa ‘saltare’ il sistema per Marziano rimane forte. La speranza di vincere la corsa contro il tempo, un po’ meno.

 

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