Condividi

La Pasta alla Puttanesca, un primo piatto che irretisce | La ricetta

venerdì 11 Ottobre 2019
Pasta alla puttanesca

Oggi vi raccontiamo e diamo la ricetta della pasta alla puttanesca, una ricetta nota per la sua semplicità ma, forse, non a tutti per la sua storia, ammantata di leggenda. Secondo alcuni gastronomi sarebbe figlia di Roma, la Caput Mundi, secondo altri, invece, di Napoli, la città di Pulecenella, secondo noi, invece, tanto per cambiare, può considerarsi sicula, visto che è da sempre sulle nostre tavole.

Origini

La tradizione che la vuole romana, tramanda che agli inizi del ‘900, un oste ideò questo piatto per i visitatori di una casa di appuntamenti alla periferia della città. Il noto esperto di gastronomia Arthur Schwartz, nel suo libro “Naples at table“, ipotizza che la pasta alla puttanesca sia nata a Napoli e, precisamene, nei Quartieri Spagnoli che, all’inizio del XX secolo, ospitavano attività di ogni tipo, tra cui molte case di piacere. Un giorno il proprietario di una di queste “allegre e trasgressive dimore” decise di cucinare per i propri ospiti un piatto semplice e veloce, inventandolo sul momento, a cui diede un nome che lo tratteggiava alla perfezione. Un’ultima versione la attribuisce, invece, a una tale Ivette, una prostituta provenzale piuttosto autoironica che, dopo averla creata, la chiamò così in onore al suo mestiere.

Le differenze tra la puttanesca romana e quella napoletana

La differenza sostanziale sta nell’uso delle acciughe sottosale. Nella Capitale questo ingrediente è fondamentale, mentre a Napoli non se ne fa menzione, tant’è vero che i partenopei la chiamano semplicemente “pasta aulive e cchjapparielle”, olive e capperi. Altro punto discordante fra le due interpretazioni è il tipo di pasta: spaghetti, vermicelli o linguine a Napoli, e penne, oltre ai classici spaghetti, a Roma. Questa che vi proponiamo è la puttanesca a modo nostro. A quale somiglierà? A voi la scoperta.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di spaghetti
  • 100 g di olive bianche denocciolate
  • 100 g di olive nere denocciolate
  • un barattolino di capperi sott’aceto
  • 1 scatola da 400 g di pomodori pelati
  • olio extravergine di oliva
  • 2 spicchi d’aglio
  • sale
  • pepe

Procedimento:

1. Fate soffriggere in una padella, antiaderente e alta, in olio Evo i due spicchi d’aglio, appena sarà imbiondito aggiungete i pelati.

2. A fuoco medio, si prosegue la cottura del condimento e, appena il sugo si sarà ristretto, aggiungete i capperi e le olive bianche sminuzzate.

3. A condimento quasi pronto, unite le olive nere, tagliate a rondelle e aggiustate di sale e pepe.

4. Fate cuocere in acqua bollente e salata gli spaghetti e versatela direttamente nella padella con il condimento, ultimando la preparazione della ricetta a fuoco vivo per farli mantecare.

Che pasta alla puttanesca sia.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Relazione Antimafia regionale all’Ars, Cracolici: “L’obiettivo è far sentire il fiato sul collo a Cosa Nostra” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della commissione Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, ha presentato all’Ars la relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento

BarSicilia

Bar Sicilia: Elly Schlein torna in Sicilia per lanciare la volata del Pd alle Europee CLICCA PER IL VIDEO

Il Pd fa “spogliatoio” nel capoluogo nisseno prima della lunga marcia di avvicinamento al voto del prossimo 8 e 9 giugno delle Europee

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.