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La plastica del mare per creare un’istallazione artistica alle Egadi

giovedì 4 Maggio 2017

L’arte contemporanea per accendere i riflettori sulla vita sottomarina nel Mediterraneo, messa sempre più a repentaglio dalla plastica, e per sensibilizzare ad una raccolta differenziata che possa essere attenta e sostenibile per l’ambiente. E’ Plastic, il progetto promosso dall’Area Marina Protetta delle Egadi e dal Comune di Favignana, ai nastri di partenza nelle tre isole dell’arcipelago delle Egadi.

Il progetto, che porta la firma di Pablo Dilet, pseudonimo artistico del giornalista Dario La Rosa, inizierà con un weekend (19-20 maggio – info@ampisoleegadi.it) che servirà a ripulire dalla plastica proveniente dal mare le spiagge di Levanzo, Marettimo e Favignana e a creare la materia simbolo dell’installazione artistica che sarà inaugurata in piena estate. Venerdì 19 e sabato 20 maggio, infatti, associazioni, studenti e turisti potranno unirsi insieme all’artista ed al personale dell’AMP e del Comune per due intere giornate mirate alla sostenibilità ambientale.

La plastica sta mettendo a repentaglio la vita del Mediterraneo. L’AMP e il Comune delle Isole Egadi, per accendere i riflettori su una tematica ambientale di altissima importanza, lanciano un progetto che mette insieme sensibilizzazione e azione concreta. Il tutto nel segno dell’arte contemporanea, ovvero con una installazione che consentirà di riflettere sulle tematiche ambientali, sul pericolo della plastica abbandonata in mare e sull’importanza di una raccolta differenziata attenta, soprattutto nel periodo estivo, che è quello più complesso da gestire considerata la mole di turisti che popolano l’arcipelago. Da quella che si scioglie creando un brodo inquinato, a quella che viene ingerita da delfini, tonni e tartarughe sino a quella che arriva sulle nostre spiagge, la fotografia del mare è preoccupante. Ed anche la vita sottomarina, come confermato da recenti ricerche scientifiche, si avvicina ad un possibile punto di non ritorno.

Ecco allora la scelta dell’artista Pablo Dilet, quella di creare una installazione che potesse fisicamente ingabbiare la stessa plastica che inquina il nostro mare. Lettere di metallo che compongono la scritta “Plastic” saranno riempite proprio con la plastica sottratta dalla mercé di pesci e volatili.

Un progetto dal forte impatto visivo oltre che simbolico che si muove in linea con i programmi di tutela ambientale dell’AMP e del Comune.

 

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