Scarcerato alla vigilia di Natale e alla ricerca di un posto in cui dormire. Una mission piuttosto insolita, conclusa con un esplosione di umanità, dal cuore della Sicilia a Palermo. La storia riguarda un pregiudicato originario di Enna, scarcerato il 24 dicembre con l’obbligo di non risiedere in città. Si tratta di A.M con «gravissimi precedenti penali per associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni e maltrattamenti in famiglia».
Alla ricerca di una sistemazione l’uomo si è spostato nella vicina Villarosa, andando a bussare al portone della chiesa Madre retta dal parroco Salvatore Stagno. «Non so dove andare – avrebbe detto all’anziano parroco A. M. – a Enna non posso stare, la prego mi aiuti, provveda a una sistemazione». Il prelato dopo qualche incertezza, lo accoglie, contatta una famiglia per la cena ma poi viene riaccompagnato in chiesa dove, nel frattempo, si stava svolgendo la messa della Notte di Natale. Al termine della funzione don Stagno si è offerto di ospitarlo con il permesso della moglie, nella casa del proprio padre (un componente del coro Santa Cecilia) da qualche giorno ricoverato in ospedale.
Per il giorno di Natale e Santo Stefano A. M. invece ha trovato ospitalità nei locali di un altro villarosano e il 27 dicembre, su autorizzazione del Tribunale di Enna, è stato accompagnato a Palermo alla comunità “Speranza e carità” di Biagio Conte.