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Licenziamenti Opera Pia Ruffini, Lorefice diserta l’incontro alla Regione

mercoledì 16 Maggio 2018
lavoratori ipab ruffini

Doveva essere un incontro di riconciliazione, quello in programma oggi presso l’Assessorato regionale al Lavoro, tra i 42 lavoratori dell’Opera Pia Cardinale Ernesto Ruffini e i suoi vertici che quattro mesi fa hanno disposto il licenziamento collettivo del personale.

Corrado Lorefice
L’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice

Invece, si è trasformato nell’ennesima delusione perché il vescovo di Palermo, Corrado Lorefice, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Ipab, e il vicepresidente, Alfredo Sigillò, non si sono presentati. Ai vertici dell’Assessorato, però, hanno inviato una nota nella quale giustificano la loro assenza e ribadiscono la loro volontà di dare seguito alle procedure avviate. Entro questo mese scadono i 120 giorni di preavviso previsto dalla legge, al termine dei quali i licenziamenti saranno effettivi.

Una determinazione che manda in frantumi le aspettative dei lavoratori, che in questi messi hanno rivolto innumerevoli appelli al vescovo e chiesto più volte alla Regione si intervenire per evitare che si consumasse un’ingiustizia ai loro danni. Secondo loro, infatti, la procedura è viziata da profili di illegittimità poiché la natura giuridica dell’Ipab è pubblica e quindi i licenziamenti collettivi non sono ammissibili. Natura pubblica ribadita anche dall’Assessorato il quale svolge una funzione di controllo, che tuttavia non gli permette in questa fase di intervenire a tutela dei lavoratori. Per quest’ultimi l’unica speranza rimasta è il ricorso presentato al giudice del lavoro.

“Questo Cda – dichiara Totò Sampino della Uil si è comportato in modo inumano. Ci saremmo aspettati scelte e comportamenti opposti da chi dice di voler aiutare i poveri e le famiglie. Anche perchè alla luce della disponibilità manifestata dai dirigenti regionali e delle soluzioni che abbiamo fornito c’erano i margini per risolvere la vertenza tutelando i lavoratori. Una decina di loro poteva essere accompagnata al pensionamento, gli altri posti potevano essere salvati ricorrendo alla mobilità o ritornando al lavoro visto che nel frattempo il costo del personale sarebbe diminuito”.

Per Lillo Sanfratello, della Fp Cgil Palermo, la situazione è difficile ma bisogna insistere. Per questo è stato già chiesto un nuovo incontro stavolta con l’assessore Mariella Ippolito. “Confidiamo di trovare una soluzione – ha spiegato – che permetta a questi lavoratori di avere un ammortizzatore fino a quando non si conoscerà l’esito dei ricorsi”.

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