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Messina, addio alla vergogna delle baracche. Via ai lavori del progetto Capacity

sabato 12 Agosto 2017
Baracche a Fondo Saccà (ME)

 

Baracche a Fondo Saccà (ME)

Al via i previsti lavori finalizzati alla riqualificazione di Messina. Si tratta del progetto “Capacity“, che punta al risanamento sociale e ambientale di fondo Saccà ed in particolare dovrebbe porre fine all’atavico problema delle baracche e ridare così dignità e vivibilità a diverse famiglie costrette sinora ad una condizione di vita inaccettabile.

L’iniziativa portata avanti dalla Giunta Accorinti è rientrata in un bando pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la riqualificazione delle periferie e dotata di un contributo di 15,5 milioni di euro. Il progetto prevede, nella fase iniziale, la sperimentazione di un processo di rigenerazione sociale e urbana nell’area già liberata dalle baracche, con la realizzazione di un parco urbano e di unità ad un solo piano, destinate a finalità sociali.

A seguire dovrebbe esserci il completamento del risanamento della zona e dovrebbe essere messa a disposizione un’abitazione degna di essere chiamata tale per 60 famiglie che ancora oggi vivono nelle baracche. Il gruppo “Capacity“, che si occupa del progetto, è composto dagli operatori delle cooperative “Ecos Med” e “Lilium” e dalle associazioni “Hic et Nunc” e “Lavoro per azione”, coordinati dall’Assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi.

 

La prima possibilità per le famiglie, per quanto concerne l’alloggio, sarà quella di andare ad abitare in uno degli appartamenti che saranno acquistati dal Comune, nell’ambito del progetto, per risolvere l’emergenza abitativa, con lo scorrimento delle graduatorie dell’edilizia residenziale popolare.

La seconda prevede l’istituzione di un capitale personale “di capacitazione”. Si tratta di un contributo una tantum che permetta ai beneficiari di poter autonomamente acquistare la casa.

La terza ed ultima opzione è che, invece, si potrà decidere di partecipare ad un processo di auto-costruzione salariata della propria abitazione che potrà permettere, ad una persona per famiglia dei nuclei che sceglieranno questa soluzione, di partecipare alla costruzione della propria nuova abitazione nella stessa area liberata dalle baracche. Si proverà anche a supportare i cittadini nella decisione da prendere e quindi in oggetto alla scelta del percorso abitativo.

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