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Messina, De Luca: “Io sindaco per 10 anni, poi la presidenza della Regione”

lunedì 16 Aprile 2018
Cateno De Luca

“Non so se sia vero o no, ma circolano alcuni sondaggi e dicono che andrò al ballottaggio con Bramanti. A me i sondaggi non interessano ed è un problema che non mi riguarda. Io ho le idee chiare su come risanare Messina. Prendo un impegno con i cittadini  per 10 anni e poi proverò a fare il Presidente della Regione”. Lo afferma Cateno De Luca, che prosegue la sua campagna elettorale per le Amministrative del 10 giugno a e si prepara a mettere in campo sei liste civiche che potrebbero anche diventare sette.

“Faremo sei liste, questo è l’orientamento e saranno tutte liste pulite. Non escludo che se ne possa presto aggiungere un’altra perché stiamo ricevendo diverse richieste di adesioni al mio progetto politico di rilancio di Messina”, ha spiegato De Luca. “In questi anni, mentre a Messina non c’è stato nessuno sviluppo economico, io ho dato prova, con i fatti e non con le chiacchiere, di come si amministra e di come si possono ottenere risultati importanti per la comunità. A Santa Teresa di Riva sono arrivati 80 milioni di euro di finanziamenti per la difesa delle coste, per il dissesto idrogeologico e la riqualificazione urbana. Ci sono stati investimenti importanti a Santa Teresa che a Messina invece non sono mai avvenuti. Un sindaco che entra in un palazzo del genere lo deve smontare e rimontare, altrimenti la macchina non produrrà mai nulla. Messina ha bisogno di un sindaco che porti quelle risorse che a una Città Metropolitana non possono mancare. Ci sono dei candidati a sindaco rispettabili ma dietro di loro c’è la melma politica che ha messo in ginocchio la città e che ha utilizzato come un bancomat le società partecipate”.

Poi l’affondo di De Luca sulle gestioni politiche e amministrative:“Messina sino ad ora ha avuto società come Amam e Atm e MessinAmbiente che spendono e spandono. L’apparato amministrativo va riorganizzato e tutti i dipendenti delle società devono entrare nella pianta organica del Comune. Il tram, ad esempio, ha portato vantaggi ad alcuni progettisti e consulenti ma ha fatto morire centinaia di imprenditori. Senza dimenticare l’assenza totale di politiche di sviluppo in materia di portualità o di miglioramento dei collegamenti ferroviari. E che dire del problema della carenza idrica? Ci sono relazioni che attestano l’esistenza di 2 mila litri di acqua al secondo in un raggio di 15-20 km  dalla città e allora perché si continua a ricorrere alla condotta di Fiumefreddo? È già arrivata una sanzione da 30 mila euro per una gestione da improvvisati allo sbaraglio. L’approvvigionamento idrico si può e si deve fare qui. Ci sono tutte le condizioni per poterlo fare ed esistono anche i presupposti economici per supportare l’investimento”.

Quindi la stoccata ad Accorinti: Un sindaco che ha avuto soli tre consiglieri sta completando la legislatura e c’è da chiedersi come sia stato possibile e in che modo siano stati approvato i bilanci nonostante non abbia mai avuto una maggioranza. Lo diremo e lo spiegheremo in campagna elettorale. Con me, intanto, lo dico subito che verranno abolite le Commissioni Consiliari e i Consigli di quartiere“.

Infine, De Luca traccia i suoi due obiettivi politici, uno immediato e l’altro per il lontano 2028: “Adesso sono determinato a fare il sindaco di Messina e a conquistare e meritare la fiducia dei cittadini di Messina, grazie ai quali intanto sono tornato a fare il deputato. Poi, non lo nascondo, che la mia ambizione è di chiudere la mia carriera politica tra 10 anni da presidente della Regione. Vorrei che la Regione Siciliana tornasse ad avere un presidente messinese”.

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