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Nuova Edilcassa Sicilia: più tutela per i lavoratori delle costruzioni

giovedì 11 Ottobre 2018
edilcassa

Nasce in Sicilia Edilcassa 2.0: più tutela del lavoro artigiano, delle micro e piccole medie imprese, al servizio del mercato delle costruzioni. Il nuovo corso vede assieme Confartigianato, Cna e Casartigiani: le associazioni più rappresentative degli artigiani hanno deciso di unire valori, energie ed esperienze per rappresentare, in modo più incisivo e qualificato, quella dimensione produttiva che, in Sicilia, è il motore trainante dell’economia.

L’obiettivo è garantire la bilateralità e il rilancio del settore: priorità al nuovo contratto,  attuazione di misure ed iniziative di politiche del lavoro per garantire leale concorrenza, legalità,  regolarità,  sviluppo ed equità per la ripresa del comparto. L’accordo è stato siglato questa mattina, a Palermo, nella sede di Confartigianato Imprese Sicilia, dalle tre organizzazioni datoriali di categoria, Confartigianato Anaepa, Cna Costruzioni e Fiae Casartigiani, alla presenza dei massimi vertici regionali delle rispettive sigle.

Un accordo che fa seguito ad un’intesa che è stata sottoscritta lo scorso aprile a Roma, nella sede nazionale di Confartigianato, dove era stata individuata una piattaforma unica per le politiche del lavoro e la bilateralità nell’Edilizia.

Una scelta di un percorso comune che non era più possibile rinviare anche alla luce della crisi che il settore delle Costruzioni sta vivendo da tempo, con oltre 70 mila lavoratori in meno in nove anni ed investimenti in calo costante dal 2012 con una perdita di 1,5 miliardi di euro.

Le associazioni degli artigiani si impegnano, con questo accordo, tra l’altro, ad arrivare alla nascita del nuovo contratto regionale delle imprese edili artigiane, innovativo ed economicamente più vantaggioso che darà benzina al settore, attraverso lo strumento della nuova macchina targata Edilcassa 2.0. Un ente nato venti anni fa .

Edilcassa è un ente bilaterale costituito al 50% da rappresentanti degli artigiani edili (da adesso non più solo Confartigianato Anaepa ma anche Cna Costruzioni e Fiae Casartigiani) e per l’altro 50% dai rappresentanti dei lavoratori edili Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. Il suo scopo è di salvaguardare gli interessi dei lavoratori, degli artigiani e delle piccole imprese siciliane. All’Edilcassa possono associarsi tutte le imprese artigiane e le piccole imprese fino a 50 dipendenti.

“È arrivato il momento – dice Francesco Grippaldi, presidente regionale Confartigianato Anaepa di lavorare insieme alle altre organizzazioni degli artigiani per portare avanti delle politiche del lavoro comuni e guardare avanti con gli stessi obiettivi. Che altro non sono che la tutela, la sopravvivenza e la rinascita dei lavoratori delle piccole imprese edili artigiane. Il settore delle Costruzioni va rilanciato a 360 gradi e dobbiamo rimettere in moto il mercato del lavoro. Obiettivi che possiamo raggiungere insieme partendo da un nuovo contratto regionale dell’edilizia, garantendo un sistema moderno, efficace ed efficiente”.

“Si apre una fase importante, sia in termini di rappresentanza che di peso specifico nel rapporto di forza, ma anche nelle interlocuzioni – sottolinea Luca Fabio Calabrese, presidente Cna Costruzioni Sicilia che esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto – parlare un solo linguaggio, attraverso uno strumento comune, ci renderà più credibili ed incisivi nelle legittime rivendicazioni a favore della categoria e per creare adeguati margini per  ridurre i costi del lavoro, migliorare le prospettive occupazionali e liberare le risorse da destinare al welfare contrattuale integrativo. Ripartire è la parola d’ordine, una delle priorità deve essere la battaglia per la modifica del Codice degli Appalti, che sta paralizzando l’attività delle imprese”.

“Dobbiamo impegnarci tutti insieme – dice Maurizio Pucceri, coordinatore regionale di Casartigiani al reperimento di risorse per fare ripartire il settore delle opere pubbliche. Dobbiamo pensare al rilancio dell’edilizia anche in termini di rigenerazione urbana e recupero dei centri storici”.

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