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Palermo calcio, il Consiglio comunale verso la decisione sulla concessione del Renzo Barbera

venerdì 10 Luglio 2020
stadio Renzo Barbera
stadio Renzo Barbera

Dubbi, problemi e possibili soluzioni sulla convenzione per lo stadio Renzo Barbera.

Di questo il Consiglio Comunale di Palermo si appresta a discutere in tempi rapidi, viste le scadenze imposte dalle norme federali.

Lunedì 13 luglio si riunirà la conferenza dei capigruppo per calendarizzare la discussione in aula. Da parte di tutti c’è la volontà di giungere ad un accordo. Vedere giocare il Palermo calcio in un’altra città sarebbe una sconfitta per tutti, dalla società rosanero all’amministrazione, passando per i tifosi.

Ma i dubbi da sciogliere sono tanti, a cominciare da quelli posti dal Collegio dei Revisori dei conti ad inizio giugno. Il primo punto in agenda è sicuramente rappresentato dal pagamento del canone per la stagione appena conclusa da parte del club rosanero.

All’art.4 del bando sottoscritto da Dario Mirri e Tony Di Piazza, il Palermo si impegnava a pagare quanto previsto dalla concessione allora in essere (quella del 2013). Una cifra che sfiora i 350.000 euro e che la società di viale del Fante ritiene oggi troppo onerosa.

In secondo luogo c’è il nodo legato alla pubblicità. Secondo il Collegio, Hera Hora non aveva titolo per esercitare il diritto ad utilizzare gli spazi presenti all’interno dello stadio, essendo la convenzione slegata da questo aspetto specifico.

A questi problemi si aggiungono quelli legati alla nuova concessione e alla possibilità di decurtare da essa alcune spese, tra cui i lavori di manutenzione dello stadio. Insomma, una matassa che il consiglio comunale dovrà sciogliere in circa due settimane, visto che il 29 luglio il Palermo dovrà consegnare tutti i documenti alla Lega Serie C.

LE VOCI DAL CONSIGLIO COMUNALE

Il consiglio comunale del capoluogo siciliano ha una responsabilità importante: approvare la nuova convenzione e permettere al Palermo di giocare nello stadio cittadino, a condizioni ovviamente accettabili. la sensazione è che da parte di tutti i gruppi ci sia la volontà di fare il possibile, anche se risolvere il problema non è affatto semplice.

MASSIMO GIACONIA – VALENTINA CHINNICI (AVANTI INSIEME)
Massimo Giaconia
Massimo Giaconia

Quello che già è successo (stagione appena finita) sarà oggi di analisi da parte degli uffici competenti. Il Consiglio Comunale, in questo momento, deve occuparsi della convenzione da approvare. Sulla pubblicità, la concessione non comprende in sè l’impianto pubblicitario. La SSD Palermo deve seguire la prassi, deve fare richiesta al SUAP e deve chiedere parere all’assessorato ai beni culturali e alla sopraintendenza, vista anche la vicinanza con il Parco della Favorita e la riserva di Monte Pellegrino.

Valentina Chinnici
Valentina Chinnici

Spero che il Palermo possa tornare presto nel calcio che conta. Da tifosi rosanero e da consigliere sostengono che il canone attuale è eccessivamente esoso per una società di Serie C. A stabilire il forfettario dell’impianto ci pensa una commissione tecnica. In tal senso, il consiglio comunale non può entrare nel merito ma può certamente chiedere un’audizione alla commissione per spiegare i criteri utilizzati e magari modularne qualcuno.

Un fatto è certo: il Palermo giocherà a Palermo. Il Consiglio Comunale vuole dare un mano perchè in questo caso non ci sono colori, anzi solo due: il rosa e il nero.

 VIVIANA LO MONACO (M5S)
Viviana Lo Monaco, M5s Palermo
Viviana Lo Monaco, M5s Palermo

Da parte nostra abbiamo fatto richiesta, nell’ottica di un’economia intaccata dalla crisi causata dal covid-19, di abolire la gratuità degli ingressi per le autorità all’interno dello stadio Renzo Barbera. Se vuoi guardarti la partita, paghi come tutti. Noi presseremo affinché nell’attuale concessione passi il concetto della gradualità. Una squadra di Serie C deve pagare un canone coerente con la categoria in cui gioca. Con il salire di categoria, aumenterà di conseguenza il canone.

Dobbiamo inoltre tenere conto che sugli impianti di calcio regna ancora l’incertezza. A seguito dell’emergenza coronavirus, non sappiamo ancora quando riapriranno. Abbiamo più di una ragione per trovare un accordo e per modulare il canone attuale attraverso il ricorso al fondo regionale per l’impiantistica sportiva, al defalcamento dei lavori di manutenzione e considerando l’impatto dell’emergenza covid-19.

L’obiettivo è chiudere l’accordo in tempi brevi, considerando le scadenze. Altrimenti rischiamo di avere l’ennesima cattedrale nel deserto, l’ennesimo impianto abbandonato in stile Velodromo o Diamante.

IGOR GELARDA (LEGA)
Igor Gelarda
Igor Gelarda

Bisogna trovare delle formule per allegerire il canone. Ad esempio si possono defalcare dal canone le spese dei lavori di manutenzione. Si può considerare di porre in essere iniziative sociali, come ad esempio l’ingresso gratuito per famiglie e scuole in determinate partite.

L’importante è che l’accordo consenta, al Palermo calcio, di avere uno sgravio rispetto alle spese attualmente in essere e alla città di averne un guadagno in termini sociali. Una cosa è certa: il Palermo deve giocare al Renzo Barbera.

 UGO FORELLO – GIULIA ARGIROFFI (OSO)
Ugo Forello

Faremo delle verifiche relativamente a quanto segnalato dal Collegio dei Revisori. Relativamente al canone della stagione conclusa, ci sono due nodi importanti da sciogliere.

Il primo riguarda la presenza del bando dell’art.4. Il Palermo ha sottoscritto quell’accordo e, di conseguenza, lo conosce bene. Se oggi queste condizioni vengono ritenute troppo onerose, questo è un altro discorso. Ma le firme sono state messe. Si può lavorare sul decurtare dall’importo i lavori effettuati sullo stadio. Il secondo punto riguarda la pubblicità, per la quale il Collegio sostiene che il Palermo non avesse titolo ad esercitarla.

Sulla convenzione odierna, certamente dovremmo cercare un accordo nel rispetto della normativa e dei parametri vigenti. Noi faremo la nostra parte.

FABRIZIO FERRANDELLI (+EUROPA)
Fabrizio Ferrandelli

Non ho nulla in contrario a stabilire condizioni più vantaggiose per la società. Ma il quadro normativo deve essere uguale sia per il Palermo che per il normale cittadino.

Come opposizione, puntiamo ad agevolare il lavoro in aula e a proporre di defalcare i lavori e la manutenzione dal canone annuale dell’impianto.

Sull’idea di una scuola calcio promossa dal Palermo calcio, non ho nulla in contrario. Però non deve fare concorrenza sleale a quelle realtà che agiscono nei quartieri e fanno mille sacrifici per fare promozione sportiva.

 

 

 

 

 

 

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