“Sono centinaia i residenti e i commercianti di via Sicilia che da tanti, troppi, anni sono abbandonati al proprio destino, con i lavori del cantiere per l’anello ferroviario fermi e senza alcuna prospettiva di ripresa“. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo dell’Udc, che prosegue: “Già nel tempo numerosi titolari di negozi della zona sono stati costretti a dichiarare fallimento, con il conseguente licenziamento di decine di lavoratori”.
“A rendere ancora più drammatica la situazione, l’assoluta assenza di qualunque novità sulla possibile ripresa dei lavori, che, secondo alcune dichiarazioni dell’assessore Catania, resteranno fermi almeno fino a giugno 2020. Per cercare di conoscere meglio la situazione, stamattina ho chiesto al sindaco Orlando e agli assessori Prestigiacomo e Catania quando effettivamente il cantiere riprenderà la piena operatività. Intanto, ho segnalato agli organi competenti la grave condizioni di insicurezza del cantiere, la cui reti di protezioni sono ridotte ad un vero colabrodo“, aggiunge Figuccia.
“Come se non bastasse, i residenti devono fare i conti pure con una serie infinita di disagi: dalla mancata raccolta dei rifiuti e pulizia della strada all’impossibilità di un’ambulanza di accedere alla strada, nonché non poter effettuare un trasloco. Insomma, una situazione al limite della vivibilità, che sta rendendo impossibile la vita a centinaia di palermitani, colpevoli soltanto di abitare o lavorare in quella zona“, conclude Sabrina Figuccia.