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Palermo, svolta per il Ponte Corleone: vince la gara la stessa ditta delle nuove linee tram

martedì 10 Novembre 2020
Ponte Corleone Palermo-striscia-

È finalmente arrivata una svolta per il bando di revisione del progetto di “Raddoppio del Ponte Corleone”, messo a gara dal Comune di Palermo nel febbraio 2019 (scadenza maggio 2019).

A fornire gli aggiornamenti ci ha pensato il nuovo Rup, l’Ing. Edoardo Intravaia, subentrato di recente all’Ing. Massimo Verga, andato in pensione: «Le sedute di gara sono terminate, si è verificata la congruità dell’offerta e si è proceduto all’aggiudicazione provvisoria. Non so ancora i dettagli (tipo quante buste sono pervenute) ma so che l’aggiudicazione provvisoria è in mano all’Ufficio contratti. Il vincitore provvisorio è un raggruppamento di imprese che include la ditta palermitana Cassata (la stessa che ha vinto la gara per la progettazione delle nuove linee del tram) insieme a un’impresa di Verona e una di Perugia».

Ing. Ruggero Cassata, tram
Ing. Ruggero Cassata

La gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione e direzione lavori è stata affidata infatti al Raggruppamento Temporaneo di Professionisti composto da Technital S.p.A. di Verona (mandataria) RGM s.r.l. di Palermo (legale rappresentante Ing. Cassata, mandante) e RPA s.r.l. di Perugia (mandante). Gli stessi che hanno vinto il concorso di progettazione delle nuove linee tram, FASE 2.

Hanno “offerto un ribasso percentuale pari a 48,91% sull’importo a base di gara e una riduzione del tempo contrattuale di esecuzione, pari al 20%”. L’offerta “affetta da possibile anomalia”, è stata poi accolta dalla commissione di gara, dichiarandola vincitrice provvisoria.

Entro i prossimi 3 mesi si dovrebbe arrivare all’aggiudicazione definitiva. Ma riepiloghiamo il lunghissimo e tortuoso iter.

Petyx sul Ponte CorleoneI CONTINUI VALZER DEI RUP

Si sapeva quindi che Verga era prossimo alla quiescenza. “In teoria avrebbero potuto rimuovere Verga prima – spiega il neo RUP Intravaia – ma ciò non avrebbe velocizzato l’iter, anzi. Si sarebbe perso altro tempo per la conclusione della gara aperta». 

MA I FONDI RESTANO UN REBUS

Sulla questione della perdita dei fondi ex Agensud (11 milioni) sollevata dal MIT, il bando in questione (valore 1,1 milioni) riguarda la sola revisione del progetto (che è interamente coperto dal finanziamento del Patto per Palermo, FSC 5,3 milioni) quindi si può andare avanti.

Per i lavori veri e propri, invece (costo 17 milioni), il Comune avrebbe richiesto tramite il piano del Recovery Fund, un nuovo finanziamento.

Ma non è detto che venga concesso. Si potrebbe verificare il paradosso di avere un progetto nuovo sulle carte, ma non realizzabile per l’assenza di fondi.

 

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