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Plico in fascicolo sbagliato, riaperta una gara già assegnata

martedì 20 Dicembre 2016

Per un errore effettuato lo scorso novembre, un plico finito nell’armadio sbagliato ha mandato in tilt una gara del Libero Consorzio di Agrigento; infatti una pratica riguardante lavori sul porto di Sciacca era finito per errore negli interventi per l’accoglienza dei visitatori della Miniera Museo di Cozzo Disi a Casteltermini. Sessantotto i partecipanti alla gara sui lavori di messa in sicurezza del del porto di Sciacca per un importo di quasi 500 mila euro, ma dopo la proclamazione arriva la sorpresa. Uno dei presenti, nella sala gare del Libero Consorzio di Agrigento, fa notare come tra le domande esaminate mancasse quella della sua società, la La.Re.Sub di Costa Rosario & C Sas di Messina; per dimostrare la fondatezza delle sue parole la ditta esibisce la mail Pec inoltrata che certifica l’invio e il ricevimento del plico entro i termini previsti dal bando.

Tra lo sgomento generale i fatti non lasciavano dubbi, bisognava solo capire dove fosse finita la busta sigillata. Dopo le opportune verifiche, si è scoperto come il plico fosse finito per errore dentro i fascicoli riguardanti lavori di interventi per l’accoglienza dei visitatori della Miniera Museo di Cozzo Disi, a cui hanno partecipato ben 521 concorrenti.

La commissione di gara formata dall’ingegnere Gaspare Giarratano del Comune di Sciacca, presidente, e dai componenti Mario Concilio e Eduardo Martines, entrambi funzionari del Libero Consorzio di Agrigento, aveva proclamato vincitrice la ditta Athanor Consorzio Stabile Scarl di Bari, con un ribasso del 20,6392 %, mentre seconda classificata era stata una ditta di Roma.

Ma si è dovuta riaprire la gara in autotutela a causa di questa importante mancanza. “Poiché in quel periodo sono stati protocollati centinaia di plichi – si legge nel documento della riapertura – quello dell’impresa La.Re.Sub. era stato inserito per errore tra quelli di un’altra gara”. La progettazione per la messa in sicurezza del porto di Sciacca risalgono al 2010; adesso i lavori su moli esterni di levante e di ponente e sulla scogliera ad est del porto possono aspettare.

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