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Promesse ai disabili, le Iene incastrano l’assessore Miccichè

giovedì 16 Febbraio 2017

Terremoto in corso per l’assessore alla Famiglia Gianluca Miccichè in seguito al servizio mandato in onda ieri sera dalle Iene, dove Cristiano Pasca ed i fratelli Pellegrino, due ragazzi palermitani tetraplegici, hanno cercato di parlare con l’assessore negli uffici della Regione senza ricevere nessuna risposta.

Qui il servizio

I fratelli Pellegrino hanno la tetraparesi spastica e ricevevano assistenza per tre ore al giorno, invece di 24. Solo grazie ad alcuni amici, col sorriso, sono andati avanti; il loro diritto, però, è avere l’assistenza totale. “Individuare i soggetti per dargli assistenza, a marzo ci vediamo per i progetti sperimentali“, così parlava ai microfoni delle Iene l’assessore Micciché dando un termine di scadenza: marzo. Ma del 2016.

Un anno dopo il programma ritorna all’attacco, non essendo accaduto nulla Ma c’è di più, la Regione ha smesso di erogare anche le minime ore di assistenza che prima aveva garantito.

Tra le numerose persone incontrate nell’anticamera degli uffici dell’assessorato anche persone che avevano sentito Micciché sospendere un incontro proprio per “parlare con le Iene e con i ragazzi disabili”, cosa che invece non è mai avvenuta. Anzi, Micciché è fuggita dal retro con l’auto blu mentre Pasca e i due ragazzi che lo aspettavano sono stati per ore ad aspettare invano.

 

“Sono amareggiato e dispiaciuto per quanto successo con i fratelli Pellegrino, non è mia abitudine eludere i problemi e le situazioni difficili, poiché in un anno di governo ho ricevuto migliaia di persone in Sicilia e per questo sento il dovere di scusarmi personalmente per la situazione incresciosa che si è creata, per la quale ho già provveduto a chiamare i fratelli Pellegrino”. Questo è quanto dice a propria discolpa l’assessore Gianluca Miccichè, commentando proprio il servizio delle Iene. “Le promesse che ho fatto nel 2016 sono state mantenute – continua Miccichè – Il progetto sperimentale denominato Vita Indipendente, per il quale la dotazione finanziaria è pari a 100 mila euro per Distretto, è partito e i fratelli Pellegrino, pur essendo rientrati in graduatoria, non hanno potuto beneficiare dei contributi del 2014 a causa dell’esaurimento dei fondi. Per il 2015 il distretto socio sanitario di Palermo ha ritenuto di non inserirli ed ancora, per il 2016, il Comune di Palermo non ha presentato i progetti per entrare in graduatoria. Nel frattempo ci siamo adoperati, tramite una Cooperativa che beneficia di contributi da parte della Regione, per cercare di fornire un supporto per le esigenze di prima necessità. In atto i fratelli Pellegrino dispongono di 2 ore al giorno erogate dal Comune più altre 2 ore erogate per il tramite della Regione, tramite il fondo non autosufficienze, che gli consentiranno di avere un’assistenza, seppure ridotta, per tutto il 2017″.

Adesso, aggiunge Miccichè, “stiamo valutando col Distretto la possibilità che rientrino nella delibera di giunta del gennaio 2016 che approva la riprogrammazione della somma di 1.600.000 euro per l’implementazione dei progetti di Vita indipendente. Io non ero in quell’auto, si vede bene che c’era solo l’autista. Non ero in assessorato e dunque non potevo fuggire. Non sapevo che sarebbero venuti i fratelli Pellegrino. Molto grave che i miei collaboratori abbiano fatto fare anticamera ai ragazzi disabili e me ne assumo la responsabilità. Ma non sono un orco, non sono un mostro. Non permetto che passi questo messaggio – e conclude – Quel servizio è stato montato ad arte”.

 

A riguardo si è espresso anche il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti. “Un episodio certamente spiacevole che si sarebbe dovuto evitare, ma sono certo che l’assessore Miccichè provvederà immediatamente a risolvere questo e gli altri casi che richiedono un intervento concreto e rapido da parte della Regione. In questi casi – aggiunge Raciti – più che delle polemiche politiche c’è bisogno di risposte concrete nei confronti di chi ha bisogno di sostegno da parte della pubblica amministrazione e dei servizi di assistenza pubblica”.

Dal Partito Democratico, però, si leva anche un coro di profonda indignazione per l’accaduto, come si può evincere dalle parole del il presidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, Alice Anselmo, e il vicepresidente del gruppo, Giovanni Panepinto. “Dopo avere visto il servizio delle Iene sui due fratelli disabili di Palermo e l’atteggiamento dell’assessore alla Famiglia Gianluca Miccichè, è indispensabile aprire una riflessione sulla sua permanenza all’interno della giunta regionale”.

A loro fa eco il parlamentare Pino Apprendi. “Non so cosa abbia spinto l’assessore Miccichè a tenere quel comportamento, ma di certo questo ‘stile’ non è compatibile con chi occupa un ruolo all’interno della giunta regionale. Mi aspetto le sue dimissioni dal governo. Al tempo stesso – aggiunge Apprendi – mi aspetto una ferma presa di posizione da parte del presidente Crocetta: immagino che anche lui sia rimasto perplesso e turbato da quel servizio, più di quanto appaia dalle sue dichiarazioni”.

 

crocetta-pdPresa di posizione che non ha tardato ad arrivare, come si apprende alle agenzie. Crocetta ha infatti convocato per domani il Direttore generale della Famiglia e dell’assessorato alla Salute per affrontare la questione. “Sono profondamente addolorato per la vicenda accaduta all’assessorato alla Famiglia, che ha coinvolto Gianluca ed Alessio”. Così esordisce il Presidente della Regione che aggiunge. “Dobbiamo affrontare con serietà il tema della disabilità sopratutto laddove ci troviamo di fronte a delle persone che non hanno familiari che si possano occupare di loro. Il tema – aggiunge – non riguarda soltanto Gianluca e Alessio, ma penso per esempio al caso dei fratelli Biviano, quattro fratelli che hanno una malattia irreversibile e che vivono da soli a Lipari. Sono casi che vogliamo assolutamente affrontare con un progetto specifico integrato. Bisogna urgentemente intervenire e fare un censimento dei disabili che si trovano in queste condizioni”. 

 

Duro è l’affondo anche dei rappresentanti regionali del Movimento Cinquestelle all’Ars, che chiedono le immediate dimissioni di Miccichè, ricordando come dal 2014 sia ferma in commissione Salute una proposta di legge presentata proprio da loro, in collaborazione con alcune associazioni che si occupano di disabilità, contro i continui tagli alle assistenze ai disabili . Fuggire davanti ai problemi e alle responsabilità è sempre stato il marchio di fabbrica del governo Pd-Crocetta, farlo davanti a persone disabili, dopo averle lasciate in attesa per 8 ore è un peccato che grida vendetta. Micciché non è degno di rappresentare i siciliani, se ne deve andare. Tra l’altro – continuano i deputati 5stelle – Micciché è pure recidivo, visto che lo scorso mese ha lasciato in asso un altro disabile dopo averlo convocato. Se a ciò aggiungiamo i disastri inanellati durante il suo mandato e le macerie fumanti disseminate nel mondo delle politiche del lavoro, le dimissioni non possono che essere il degno epilogo di un indegno mandato”.

cancellieri“Se ci fosse un campionato di arrampicata sugli specchi, Miccichè sarebbe sicuramente un fuoriclasse. L’assessore mente sapendo di mentire, peccato che i sindacati lo sbugiardino alla grande. A questo punto, visto che non vuol saperne di fare un passo indietro, sia Crocetta a metterlo alla porta”. Prosegue il deputato regionale del M5s, Giancarlo Cancelleri, commentando la vicenda del mancato incontro dell’assessore con i due disabili gravi, lasciati attesa per otto ore in assessorato. “L’assessore – aggiunge – dopo un’azione del genere doveva solo cosparsi il capo di cenere, chiedere scusa e dimettersi. Invece accampa scuse che non fanno che far crescere l’indignazione. Crocetta – conclude Cancelleri – già troppo volte ha fatto orecchie da mercante, vedasi vicenda Monterosso, colga quantomeno quest’occasione e ritiri immediatamente le deleghe a Miccichè”.

 

agnese-ciullaSulla vicenda interviene infine il Comune di Palermo: «Pur comprendendo la difficoltà mediatica dell’assessore Micciché e pur conoscendo le gravi difficoltà finanziarie della Regione, spero che una vicenda personale che richiede l’impegno di tutti non si trasformi in un triste ed inqualificabile scaricabarile fra istituzioni, che finisce solo per screditarle ulteriormente. La verità dei fatti è stata poco fa certificata dallo stesso Micciché, che afferma di aver stanziato 100.000 euro per ogni distretto (quindi da dividere fra decine di Comuni) quando il solo Comune di Palermo destina agli stessi servizi, con fondi propri, ben 1,4 milioni di euro. Il Comune di Palermo sta facendo e fa tutto quanto necessario e nelle sue possibilità per assistere i due fratelli Pellegrino ed altri oltre 100 cittadini che hanno analoghi problemi. La Regione e lo Stato facciano la propria parte, smettendola con i vergognosi tagli alla spesa sociale che stanno portando avanti da anni. Da parte nostra, sempre la massima disponibilità a sederci attorno ad un tavolo per trovare soluzioni concrete.” Lo ha dichiarato l’assessore comunale al Sociale, Agnese Ciulla.

In allegato, due specchietti riepilogativi dell’impegno di spesa del Comune di Palermo per questi servizi e dell’andamento della spesa e delle entrate per il settore sociale.

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Spesa
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Entrate – Spesa
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