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Quasi 3 milioni di euro in fumo. Lo scandalo della passerella distrutta a Romagnolo [FOTOGALLERY]

martedì 5 Dicembre 2017

Costruita 14 anni fa (nel 2003) e – di fatto – mai consegnata ai palermitani, la “Passerella di Romagnolo”, domenica scorsa è stata interamente distrutta da un incendio, molto probabilmente doloso. L’opera, costata quasi 3 milioni di euro, da anni era abbandonata all’incuria e al degrado. Numerosi gli atti vandalici e l’assenza di una vigilanza a causa di una lunga querelle sulla sua gestione, tra Regione e Provincia.

Antonino Martorana, attivista M5S
Antonino Martorana

Ecco la denuncia di Antonino Martorana, attivista 5 Stelle che ha pubblicato su Facebook un ampio reportage sul disastro dopo l’incendio. «Hanno dato fuoco al pontile di Romagnolo! Questa mattina – scrive – ad incendio spento sono passato, a chiedere alle persone del luogo, a guardare, a fotografare. A ottobre avevamo organizzato un incontro dedicato a questo pontile “La passerella abbandonata in costa Est” per accendere un riflettore. Ma forse i riflettori non sono ben visti, non so.  Da un po’ stavo approfondendo parecchi documenti raccolti in giro sulle dinamiche che hanno girato attorno questo luogo per quasi un decennio. A breve avremmo fatto un interrogazione in Consiglio».

«Non voglio neanche pensarci. Potrei chiedermi cosa sia successo. Con il diluvio che prenda fuoco qualcosa sembra piuttosto improbabile… E quindi forse come tanta popolazione non voglio neanche chiedermi nulla. Non voglio neanche insinuare perché solamente pensare di dover assimilare questi fatti come intimidazioni non a qualcosa o a qualcuno ma alla proprietà pubblica di Palermo e dei cittadini. Mi lascerebbe sgomento. Voglio pensare che sia accidentale e che un senzatetto non abbia fatto caso al fuoco che prendeva piede. Altrimenti la cosa sarebbe almeno preoccupante. Intanto – conclude – vi posto qualche foto (SCORRI LA GALLERY IN ALTO) che mi sono precipitato a fare oggi pomeriggio. Giudicate voi se sotto il diluvio, senza un intossicato o un ferito, senza nessuno che sia stato visto passare da lì. Se qualcosa del genere possa passare sotto silenzio».

Una parte della costruzione veniva utilizzata dai barboni per proteggersi dal freddo. Il 15 ottobre 2015, dopo i numerosi atti vandalici, era stata posta sotto sequestro preventivo dal corpo di polizia municipale nel nucleo Patrimonio Artistico su provvedimento della magistratura. La passerella lignea si trova sul litorale di via Messina Marine, all’altezza di via Amedeo d’Aosta, un tempo appartenente agli ex Bagni Petrucci.

Gli agenti del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico riscontrarono nel 2015 col provvedimento di sequestro, «il grave stato di degrado, determinato dalla presenza di rifiuti e dalla opera di devastazione dei vandali che hanno distrutto le porte, danneggiato le tramezzature ed i servizi igienici dei manufatti in legno e divelto i cavi dell’impianto elettrico. Il pontile sulla battigia è stato sequestrato perché ritenuto fonte di pericolo per l’incolumità pubblica: a causa della mancanza di alcuni assi in legno era diventato instabile al calpestio. Il manufatto è stato affidato in custodia giudiziaria al Demanio Marittimo dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, proprietaria dell’area e dei beni».

Francesco Pennino
Francesco Pennino

Anche Francesco Pennino, storico fondatore del “Comitato per il recupero della Costa”, lascia un suo sfogo: «Da tempo sono assente su Facebook per questioni personali, ma oggi non posso esimermi dal manifestare il mio grande risentimento ai confronti dei responsabili per l’incendio della passerella di Romagnolo e della politica che a tutti i livelli non ha saputo gestire la questione, compreso quelli che sono stati eletti con i voti del quartiere, il Comitato ed altre associazioni hanno organizzato manifestazioni sulla passerella con la speranza di salvare i due milioni e mezzo che sono stati buttati. Il Comitato per il recupero della Costa ha perfino organizzato una conferenza si servizio il 28 luglio 2015: erano presenti tutti i responsabili, Provincia Comune e Regione, vi chiederete cosa hanno concluso, ebbene hanno tutti litigato fra di loro».

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