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Rivolta nel Pd a Mezzojuso e il locale circolo scrive ai vertici del partito

mercoledì 26 Luglio 2017
pd

Una dura lettera da parte del Circolo del Partito Democratico di Mezzojuso, firmata dal segretario Giovanni Chetta e indirizzata al segretario nazionale del Pd Matteo Renzi, al capogruppo Pd alla Camera dei Deputati Ettore Rosato, al capogruppo del Pd all’Ars Sicilia Alice Anselmo, ai segretari regionali e provinciali del Pd Sicilia, rispettivamente Fausto Raciti e Carmelo Miceli e a tutti gli organi interni del partito, compresi quelli di disciplina.

All’interno della lettera viene segnalata la “violazione del Codice Etico e dello Statuto”  e,  in particolare, vengono evidenziati diversi contrasti interni al partito.

“Nel nostro comune di Mezzojuso,  – scrivono nella missiva – c’è stato e continua ad esserci un Circolo molto attivo, che vede la presenza di tutte le ‘anime’ del partito e che sempre riesce a trovare la sintesi di uno stare insieme ed affrontare tutte le sfide che si presentano, non ultima quella amministrativa che si è svolta il 11 Giugno 2017. Una sfida che abbiamo affrontato con una lista di riferimento, decisa e votata dagli organismi del Circolo in maniera unitaria e che ci ha visti, purtroppo, perdenti.

 

“In questa sfida – proseguono dal circolo del Partito Democratico di Mezzojuso – abbiamo riscontrato comportamenti di Deputati e dirigenti regionali del PD in netto contrasto con le regole statutarie, in quanto, pur essendo a conoscenza della presenza di una lista di riferimento del PD locale (deliberazione votata all’unanimità dagli iscritti presenti all’assemblea del 7 maggio 2017, assemblea regolarmente convocata) sono venuti a Mezzojuso a sostenere la lista contraria. In particolare ci riferiamo all’On. Franco Ribaudo ed al Segretario organizzativo del PD Sicilia, dott. Antonio Rubino, che ci hanno costretto a presentare esposto alle Commissioni di garanzia di competenza per l’applicazione delle sanzioni previste dallo statuto”.

La lettera, molto lunga, prosegue: “Mentre eravamo in attesa delll’esito delle Commissioni di garanzia, gli stessi soggetti, assieme all’On. Magda Culotta, all’On. Antonello Cracolici, fregandosene di tutto e mostrando ulteriore arroganza e disprezzo per il nostro Circolo, organizzano sempre a Mezzojuso un incontro con il Sindaco eletto nella lista a noi avversa, invitando anche gli altri sindaci dei territori vicini, affiggendo un manifesto in cui è ben visibile il simbolo del PD. Ora, senza volere in alcun modo esprimere contrarietà al fatto che si organizzano incontri su temi di carattere generale che riguardano l’operato del governo su temi di interesse per le nostre comunità, ci sarebbe piaciuto invece che una tale iniziativa venisse portata avanti coinvolgendo il nostro Circolo, invitando magari anche quelli dei comuni vicini. Invece assistiamo ad una continua delegittimazione del nostro Circolo e soprattutto ad una mortificazione del ruolo dei nostri iscritti.  Ed ecco allora che ci chiediamo, e i nostri Iscritti ci chiedono, se è normale che un partito organizzi un importante convegno senza comunicare niente al Circolo di quel territorio; se è giusto che i nostri iscritti debbano essere mortificati da siffatti comportamenti dei deputati in questione che non pensano ad altro che ad alimentare soltanto la propria parte elettorale, ignorando l’esistenza del Circolo del PD locale, del suo gruppo dirigente e di tutti coloro che con il loro impegno hanno sempre portato il partito ad ottenere grandi consensi elettorali nelle elezioni politiche ed amministrative”.
 
“Forse questi signori – conclude Chetta – ritengono di essere così potenti ed intoccabili che si permettono di non osservare alcuna regola? Ritengono forse che a loro tutto sia consentito? Per tutto questo ed affinché i nostri iscritti possano trovare ancora la passione di sentirsi parte attiva di un Partito e continuino ad avere fiducia nelle regole democratiche che ci siamo dati, vi chiedo di intervenire affinché si pongano fine a siffatti comportamenti e soprattutto, si rispettino le regole. Altrimenti, rischiamo di non essere più credibili con i nostri iscritti e con quegli elettori che hanno sempre guardato al nostro partito come l’unico vero partito esistente”.
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