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Sicilia sprecona: boom di portaborse all’Ars nell’ultimo anno prima del voto

lunedì 15 Gennaio 2018
portaborse

Proprio mentre il governo regionale attende il via libera, dopo la deroga avuta da Roma sull’approvazione del bilancio consolidato del 2017, per nominare i componenti esterni negli uffici di gabinetto, ma anche nella parte che riguarda la quota dei dirigenti, con lo spoil system in scadenza ai primi di febbraio, vengono fuori i numeri dell’ultimo miglio di legislatura all’Ars, con riferimento all’arco temporale dell’ultimo anno.

Il quadro che emerge descrive un vero e proprio boom di portaborse e collaboratori per i deputati dell’Assemblea siciliana nell’ultimo anno della scorsa legislatura.

E questo spesso non è andato di pari passo con una fervida attività parlamentare, con l’Assemblea regionale siciliana, spesso bloccata e in difficoltà, persino a riunirsi, per intere settimane.

Eppure, nonostante l’attività del Parlamento si sia fermata prima dell’estate per via della campagna elettorale per le elezioni regionali del 5 novembre, sono stati ben 263 i collaboratori arruolati nel 2017, il 30% in più rispetto ai due anni precedenti quando il numero si era attestato intorno a 185 persone assunte con contratti di collaborazione stipulati dagli onorevoli e gestiti dall’amministrazione di Palermo dei Normanni. Il dato emerge incrociando i numeri dell’ultima relazione sullo stato dell’amministrazione dell’Ars nel 2017 con quelli delle relazioni degli anni precedenti.

Il 2017 è stato anche l’anno record per le richieste di rimborso spese e trasferte dei deputati: 163; furono 118 nel 2016, 159 nel 2015 e 122 nel 2014. In calo le richieste di rimborsi per le missioni, 15 nell’anno della campagna elettorale, a fronte delle 45 del 2016, delle 59 del 2015, delle 37 del 2014, delle 69 del 2013. Nel 2012 il record: furono 89.

Adesso la nuova legislatura, da poco insediata, darà luogo sull’argomento, all’ennesimo confronto a distanza tra il vecchio e il nuovo, tra Giovanni Ardizzone e Gianfranco Miccichè.

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