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Sicilia, treni a lunga percorrenza. Un coro di proteste contro la soppressione

giovedì 7 Settembre 2017
treni

Si fa sempre più numeroso il coro di proteste nei confronti della decisione di Trenitalia di cancellare, a partire dal primo ottobre prossimo, i treni notturni a lunga percorrenza relativi alle tratte Palermo-Siracusa/Roma. Un paio di giorni fa era arrivata la dura presa di posizione dei sindacati Orsa, Fast e Ugl. Adesso anche esponenti di diverse forze politiche, non solo di opposizione ma anche di maggioranza, hanno espresso il loro dissenso chiedendo che si faccia un passo indietro.

Il primo a denunciare le ripercussioni negative che tale scelta determina sulla Sicilia è stato il deputato regionale del Partito democratico Pino Apprendi, che aveva bollato la scelta di Trenitalia come “una beffa per il siciliani”. In particolare il parlamentare del Pd sottolineava come il provvedimento arrivasse all’indomani dello stanziamento di 83 milioni di euro stabilito dall’Assemblea regionale siciliana per finanziare il contratto di servizio con Trenitalia per il trasporto ferroviario in Sicilia. Per questo Apprendi annunciava la convocazione della società presso la Commissione attività produttive dell’Ars.

Ieri, invece, ad intervenire è stata la senatrice Simona Vicari di Alleanza popolare, fino a pochi mesi fa sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “Sarebbe l’ennesimo colpo inferto alla Sicilia e soprattutto ai siciliani la soppressione del treno Intercity che da Palermo e Siracusa raggiunge Roma passando da Messina, così come denunciano i sindacati di categoria”, ha detto. “La Sicilia, infatti, in questi anni ha già dovuto subire un forte ridimensionamento dal punto di vista infrastrutturale – ha aggiunto – il che ha rappresentato un peso enorme sulle prospettive di rilancio economico ed in particolare del comparto turistico. E’ indispensabile ora che Trenitalia faccia chiarezza circa le strategie riguardanti l’Isola, perché sarebbe inaccettabile questa soppressione che di fatto allontanerebbe la Sicilia dal resto dell’Italia”.

Anche lei ha annunciato iniziative presso le autorità e le sedi competenti: “Chiederò al ministro Delrio di intervenire e di evitare quella che nei fatti sarebbe un’amara beffa per i siciliani. In un mondo dove le distanze sono progressivamente ridotte, in Sicilia invece si fa di tutto per aumentarle”.

Dall’altro ramo del Parlamento nonchè dall’altra parte dell’emiciclo arriva la nota della deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni secondo la quale “le ultime decisioni di Trenitalia relative agli Intercity Notte rischiano di isolare ancora di più Calabria e Sicilia”. Per la p0rtavoce pentastellata il dimezzamento dei treni a lunga percorrenza non risponde ad un utilizzo più razionale delle risorse pubbliche. Inoltre in questo modo non si riuscirebbe a soddisfare la domanda dei passeggeri calabresi e siciliani.

“Il taglio delle corse, inaccettabile per due regioni già costrette a fare i conti con sistemi aeroportuali in crisi e con infrastrutture viarie del tutto insufficienti, più che razionalizzare i costi – aggiunge Dieni – pare nascondere una precisa manovra per spostare i cosiddetti km/treno dalla Sicilia (e quindi anche dalla Calabria) alla tratta Bari-Bologna, in modo da allungare la percorrenza verso Torino e Bolzano.

Dieni denuncia, quindi, una distrazione di risorse verso altre tratte. “Ci auguriamo che si tratti soltanto di ipotesi senza fondamento che tuttavia, qualora fossero confermate dai fatti, dimostrerebbero ancora una volta lo sbilanciamento di Trenitalia a favore di una parte del Paese a scapito di un Meridione sempre più penalizzato dalle politiche nazionali sui trasporti”.
“Pertanto – conclude la deputata 5 Stelle –, chiediamo a Trenitalia di voler rivedere i suoi piani e di ripristinare al più presto il servizio originario garantito dagli Intercity Notte”.

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