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“Un’App per l’Unesco”, il lavoro è stato svolto dagli studenti del Liceo Vittorio Emanuele II

lunedì 29 Maggio 2017

 

Una App per l’Unesco” così si chiama l’applicazione creata, ex novo, da alcuni studenti del Liceo Vittorio Emanuele II di Palermo, nell’ambito delle attività del progetto Ministeriale di alternanza scuola-lavoro, una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015.

In particolare l’app è stata realizzata dagli alunni della classe IV D, sotto la guida della professoressa Antonella Uttuso, docente di matematica e fisica dell’Istituto, e tutor della classe per il progetto.

“Abbiamo ritenuto opportuno – ci ha detto Antonella Uttuso – per i ragazzi del terzo e quarto anno, proporre un’attività di classe. Nel caso della classe IV D, viste le grandi competenze legate alla comunicazione, alla storia dell’arte e all’informatica, abbiamo pensato, in concomitanza del riconoscimento del percorso Arabo Normanno tra i patrimoni dell’Unesco, di farli collaborare con la fondazione Unesco Sicilia. Da qui è nata l’idea di creare di tutto punto un’applicazione, che doneremo gratuitamente a Unesco Sicilia e alla città di Palermo”.

L’applicazione non è una semplice raccolta di informazioni storiche e artistiche sui monumenti ma il frutto di un lavoro di approfondimento arricchito da gallerie fotografiche, una mappa satellitare interattiva e una serie di collegamenti veloci a decine di siti specializzati e pagine specifiche per garantire la miglior fruizione del patrimonio.

  Tutto il lavoro pratico è stato realizzato dai ragazzi, all’interno delle ore curriculari ed extra curriculari, come previsto, partecipando ad incontri in loco, dibattiti e conferenze organizzate anche dalla fondazione Unesco Sicilia.

“Quando la professoressa ci ha presentato il progetto l’idea ci è piaciuta molto – ci hanno detto Giuseppe L.V., Andrea L.G. e Nicolò C. – e abbiamo iniziato a pensare ad un metodo di lavoro per metterlo in pratica. Abbiamo formato dei gruppi che approfondissero ciascuno un aspetto diverso per poi attuare una sintesi unica. Da soli, pur non essendo dei programmatori, abbiamo cominciato a cercare su internet gli strumenti gratuiti per realizzare la parte informatica e, insieme all’aiuto del dottor Eugenio Flaccovio, esperto di marketing, e alla docente professoressa Caterina Bio, abbiamo completato il lavoro, di cui siamo molto contenti”.

Una volta donata alla città l’applicazione sarà di pertinenza della fondazione Unesco ma i ragazzi continueranno, a partire dal sei giugno, a dare il loro contributo attivo.

“A chiusura scuola – ha aggiunto la professoressa Uttuso – i ragazzi che a causa dei tempi stretti non hanno potuto completare il lavoro traducendo, per esempio, in inglese tutto il materiale raccolto fino ad adesso, andranno a svolgere attività sul campo presso il visitor center  dell’ Unesco in città, per far conoscere ai turisti e a tutti gli interessati le bellezze del patrimonio artistico e culturale della città”.

Si legge grande soddisfazione negli occhi dei ragazzi che hanno ben compreso il senso del progetto e che toccheranno con mano, ben presto, il risultato pratico del lavoro svolto.

“Dico sempre – ha concluso la tutor – che lavoro in un’isola felice tra le realtà scolastiche; si sente parlare troppo spesso in maniera superficiale di giovani svogliati che non hanno voglia di fare; questo risultato è l’esempio concreto delle potenzialità e delle profonde capacità di problem solving che hanno gli studenti e i giovani in generale”.

La presentazione ufficiale dell’applicazione si svolgerà mercoledì 31 maggio, alle ore 16, presso l’aula Magna del Liceo Vittorio Emanuele (via Simone di Bologna, 11) alla presenza di Livia Scimemi, esponente della fondazione  Unesco Sicilia, di alcuni rappresentanti comunali e dell’Assemblea regionale siciliana.

Sulla pagina facebook del Liceo https://it-it.facebook.com/pages/Liceo-Classico-Vittorio-Emanuele-II/114892478527153 tutte li informazioni.

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