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A Bar Sicilia Manlio Messina: “Covid, dalla Regione fondi a palestre e centri sportivi ” | VIDEO

sabato 23 Gennaio 2021

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L’ospite della puntata numero 141 di Bar Sicilia, accolto negli studi dal direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e dal direttore editoriale Maurizio Scaglione, è l’assessore regionale al Turismo allo Sport e allo Spettacolo Manlio Messina, che ha sviscerato diversi argomenti legati alla sua attività amministrativa e politica: dall’economia del turismo in Sicilia alla crisi pandemica che ha falcidiato il settore, dai contributi ai teatri e ai cinema che la Regione ha stanziato alle prospettive future del suo partito, Fratelli d’Italia.

L’esordio è dedicato all’economia messa in ginocchio dalla pandemia coronavirus, parlando in particolare della crisi che affligge teatri e cinema: “Abbiamo cercato di dare una boccata di ossigeno – afferma Messina -, abbiamo messo in campo due bandi ciascuno da 5 milioni di euro per teatri e cinema e devo dire che sono andati molto bene. Un bando importante, che è stato rivolto solo ai teatri privati in base al numero dei posti che avevano, e un bando per il mancato sbigliettamento che ha toccato i cinema“. Messina, noltre, ha ricordato anche come abbiano beneficiato delle azioni della Regione anche la concertistica e il settore dei parchi acquatici.

Un altro settore messo in ginocchio dalla pandemia è senza ombra di dubbio quello del turismo: “E’ quello che per primo ha pagato il prezzo di questa pandemia, perché già da marzo gli alberghi erano chiusi e non hanno potuto riaprire. Ma è anche il settore che per ultimo purtroppo uscirà da questa crisi – dice Messina – C’è un governo nazionale che stenta a sostenere questo comparto. Come Regione abbiamo cercato di fare la nostra parte, non dimenticando che non abbiamo la possibilità di fare scostamenti di bilancio come può fare il governo nazionale. Ciò nonostante abbiamo intrapreso un percorso che anche in questo caso dà supporto a tutta la filiera, non solo agli alberghi: penso all’extralberghiero, alle guide turistiche, alle guide subacquee e alle agenzie di viaggio, che stanno pagando un prezzo enorme di questa crisi. Abbiamo deciso di dare si liquidità alle imprese sostituendoci ai turisti che in questo momento non ci sono, quindi abbiamo comprato, come Regione Siciliana, i servizi che offrono: i posti letto dagli alberghi, i tour dalle agenzie di viaggio e le visite guidate dalle guide turistiche“.

In tema di turismo, l’assessore Messina boccia senza appello il Bonus vacanze: “Il governo Nazionale ha fatto delle misure che non sono servite a nulla – afferma il componente della giunta Musumeci – Io dissi in conferenza Stato-Regioni che questa era una misura fallimentare e che bisognava invertire la rotta in modo da aiutare gli imprenditori, anche con il sistema che abbiamo fatto noi, cioè dando liquidità. Contestualmente questa liquidità crea un vero e proprio bonus vacanza per il turista che vuole venire in Sicilia. Ero disposto a dare il piano che avevamo fatto, ma non hanno accettato la mia proposta. Si sono intestarditi sul bonus vacanza: 2 miliardi di euro e l’utilizzo è stato solo del 18%, con 1,6 miliardi non utilizzati dalle imprese”.

Anche lo sport, specialmente a livello dilettantistico, non vive un momento florido. E pure in questo settore, il giudizio sugli aiuti di Stato non è generoso: “Basta stare in giro sul territorio e ci rendiamo conto di quanto questi aiuti non siano stati poi così incisivi – dice Messina – Era necessario concentrarsi maggiormente sulle categorie e fare una disamina diversa per ogni singola categoria. La Regione ogni anno ha finanziato le associazioni sportive, quest’anno, vista la crisi invece dei 5 milioni messi nell’anno precedente abbiamo messo 8 milioni e da qui a breve troveremo anche altre risorse per le palestre e i centri sportivi“.

La crisi economica espone le imprese di tutti i settori all’acquisizione di chi possiede capitali, a volte dall’estero, altre volte da parte di chi li accumula illecitamente, come la mafia: “La mia preoccupazione in questo momento è il rischio molto elevato che le nostre imprese storiche vadano svendute. Non aiutare un comparto fondamentale come il turismo significa questo, che chi è con l’acqua alla gola si troverà a svendere la propria struttura che non può più mantenere a grosse compagnie. Se va bene, ma non ci dimentichiamo che ancora gira nel nostro paese la criminalità organizzata che rischia, se così vogliamo dire, di fare affari d’Oro con soldi sporchi a danni delle nostre imprese più belle“.

Sviscerati gli argomenti legati all’economia dei settori di sua competenza alla Regione, Messina mette le vesti del dirigente di partito e parla di politica per analizzare il momento positivo di Fratelli d’Italia, sua formazione politica di riferimento: “Grazie a una grande coerenza del nostro leader Giorgia Meloni, alla sua capacità comunicativa e alla sua preparazione i sondaggi ci danno il 17-18%, ma sono sondaggi che poi dovranno tradursi nell’elettore che va dentro la cabina è vota davvero Fdi e noi ce lo auguriamo“.

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