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A Castel di Lucio per la “Sagra du Cascavaddu”

venerdì 16 Agosto 2019
sagra cascavaddu castel di lucio
FOTO FB Orazio Ferrante

La vostra Patti Holmes, sempre più golosa, immaginatela come un topino che si avventa sul formaggio, non poteva mancare a questo appuntamento per lei gustosissimo, la Sagra du Cascavaddu, che si svolge in un luogo ricco di suggestioni.

Cari Watson, dopo un po’ di tempo, ricominciamo con gli indizi per raggiungere la nostra meta che voi, abilissimi e acutissimi, scoprirete in un battibaleno. Siete pronti? Siete carichi, nonostante il caldo fiaccante? Sappiate che la curiosità tiene fresca la mente, è una sorta di “climatizzatore” naturale. Siamo diretti:

  1. In un centro che può definirsi un circuito dell’arte
  2. In provincia di Messina
  3. Che ha a che fare con un famoso labirinto
  4. Con Arethusa
  5. Il cui nome attuale richiama i resti di un castello che affondano le radici in un fastoso passato
  6. I precedenti erano, probabilmente, Kasteliasa e, sicuramente, Castelluzzo che, nell’aprile del 1862, , in seguito al nuovo assetto politico nazionale e a causa di omonimie con altri comuni italiani, cambiò nome in…

Signore e signori, preziosi Watson, avete fatto Bingo! La nostra meta è Castel di Lucio. Percorrendo le strette e suggestive viuzze del paese, giungerete fino alla torre, che è ciò che rimane dell’antico Castello normanno, che lo sovrasta e protegge dall’alto. La vista è da mozzare il fiato e spazia dai monti Nebrodi fino al Tirreno. Nonostante ci si trovi a soli 780 metri sul livello del mare, si ha l’impressione di stare in capo al mondo e poterlo osservare in lungo e in largo.

Fiumara D'Arte

Ma Castel di Lucio è parte della Fiumara d’Arte, creazione del mecenate Antonio Presti, e, infatti, alcune delle sue opere ricadono proprio nel suo territorio. Percorrendo la strada provinciale che collega Tusa a Castel di Lucio incontrerete: Una curva gettata alle spalle del tempo di Paolo Schiavocampo, il “Labirinto di Arianna” di Italo Lanfrendini, “Arethusa” di Pietro Dorazio e Graziano Marini (gli indizi adesso sono più chiari).

La prima è una sorta di spartitraffico tra due strade in uno spazio che traccia una curva a gomito tra due vie: la nuova strada e la vecchia. La parte centrale dell’opera riproduce in senso verticale il movimento che sale, unendo il passato e il futuro, recuperando ciò che è stato, i luoghi, la quiete, le cose e le tradizioni, e proiettandolo, dopo una pausa, al futuro.

La seconda, Arethusa, è il sogno di colorare gli edifici perché le città diventino esplosione di gioia, ma è anche il recupero di una tradizione tra le più antiche della decorazione architettonica attraverso l’uso di uno dei materiali più ricchi di fascino inventati dall’uomo. La terza, il Labirinto di Arianna, la troverete proseguendo un paio di chilometri lungo la provinciale, sempre in direzione Pettineo, quando sulla destra una deviazione vi condurrà all’opera forse più suggestiva dell’intera Fiumara. Posta su un’altura che domina tutta la vallata del fiume Tusa, su questa ciclopica costruzione circolare in cemento si erge una sorta di arco a sesto acuto. Il labirinto è metafora di un grande grembo, al quale si accede per ricercare se stessi e, poi, rinascere. La Fiumara d’arte, , è stata scelta per fare da sfondo al calendario Fapim 2009 con la modella Nena Ristic.

La Sagra du Cascavaddu

Sagra du CascavadduDopo aver accennato alle bellezze di Castel di Tusa e del suo territorio, adesso è il tempo di tuffarci nelle sue bontà in cui il “Cascavaddu” è sicuramente il “Re”. Sabato 17 agosto potrete godere di questa festa del gusto, una manifestazione, organizzata per la prima volta nel 1990, diventato un appuntamento molto atteso da tutti coloro che apprezzano la genuinità dei prodotti tipici locali, preparati magistralmente secondo la tradizione: quagliata, ricotta e provole vengono prodotte da veri e propri maestri nella trasformazione del latte che vi spiegheranno e mostreranno le varie fasi della lavorazione.

Grazie alla “Sagra du Cascavaddu” potrete conoscere come viene fatto il formaggio e, infine, degustarlo sia fresco che stagionato. Interverranno, perché questa è una imperdibile vetrina per la promozione del territorio, anche i produttori locali di olio, nocciole, limoni, salumi e il tutto sarà allietato da gruppi folkloristici di fama internazionale che, con canti e balli, vi trascineranno, con la loro incontenibile gioia, per tutta la giornata.

Buona passeggiata a Castel di Lucio e buon sabato all’insegna dei sapori e della bellezza coniugata a 360°.

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