folla all'iniziativa di Id e Lega
A Palermo il convegno sulla riforma della Giustizia: “Preoccupazione per i tempi dei processi”
Si è svolto a Palermo, sabato 8 febbraio, un convegno sulla giustizia e la riforma della prescrizione, alla presenza del presidente della Commissione giustizia al Senato Andrea Ostellari, organizzato dalla sezione della Lega di Palermo con le eurodeputate Francesca Donato e Annalisa Tardino, del Gruppo ID Identità e Democrazia al Parlamento Europeo, di cui fa parte la Lega per Salvini Premier.

Francesca Donato, in apertura dei lavori, ha stigmatizzato l’assenza al tavolo degli esponenti della magistratura, dovuto a indebite e sconcertanti “pressioni e intimidazioni” nei confronti di magistrati che avrebbero voluto partecipare al convegno, che, ha sottolineato: “era di natura tecnica prima che politica, e promosso dall’unione europea, come occasione di informazione e approfondimento su temi cruciali per la nostra democrazia“. “Da parte nostra, è forte la preoccupazione per le conseguenze dell’eliminazione della prescrizione, introdotta
dalla riforma voluta dal ministro Bonafede: oltre a incidere negativamente e pesantemente sulle garanzie costituzionali per i cittadini, viola nettamente il dettato delle norme europee che impongono di contenere i tempi del processo entro una ‘ragionevole durata”.
“Questo convegno – ha sottolineato Annalisa Tardino – segna l’inizio di un percorso di crescita del gruppo Lega nel tessuto sociale cittadino che deve iniziare a vederci come quei politici che sanno proporre e lavorare e non soltanto emergere sugli insuccessi altrui. Dal canto mio, ritengo che occorra,fra gli altri provvedimenti da adottare, una riforma sull’accesso alla magistratura e una maggiore tutela delle istanze dei giudici onorari. Ma c’è purtroppo anche tanto altro da fare”.

“La Lega, insieme al gruppo Identità e Democrazia del Parlamento Europeo – ha detto Antonio Triolo, commissario provinciale della Lega a Palermo – ha voluto affrontare a Palermo un tema come quello della riforma della giustizia che investe la vita dei cittadini in maniera assolutamente dannosa così come imposta da Bonafede e dai suoi. Siamo impegnati ogni giorno in una battaglia di legalità a fianco di magistrati, forze dell’ordine e di tutti coloro che si ribellano alla criminalità, ma l’idea che un processo possa non finire mai non è soltanto un problema che riguarda imputati, che ricordiamo innocenti fino a sentenza definitiva, ma soprattutto le vittime che attendono e vogliono giustizia. E giustizia è accertare i colpevoli del danno che hanno subito non di tenere in piedi processi che non finiscono mai”.
Al convegno hanno assistito moltissimi cittadini preoccupati ed interessati a queste tematiche, dimostrando alto gradimento verso un dibattito in linguaggio chiaro e accessibile anche ai non addetti ai lavori, su temi complessi come quelli della giustizia.