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A Palermo impianti pubblicitari “non a norma”, pericolosi per chi è alla guida

mercoledì 2 Maggio 2018
associazione comitati civici palermo

 

A Palermo la questione degli impianti pubblicitari è uno dei problemi irrisolti, di fatto se questi vengono collocati senza criterio e senza tenere conto delle norme che tutelano il decoro dei beni monumentali, possono costituire un pericolo per la sicurezza dei cittadini.

L’associazione comitati civici Palermo è tornata di nuovo sull’argomento questa volta denunciando la presenza in viale Regione Siciliana, nei pressi di Villa Maria Eleonora, di un “maxischermo” da dove scorrono messaggi pubblicitari “Ciò in evidente violazione dell’art. 23 comma 1 del Codice della Strada – afferma Giovanni Moncada presidente dell’associazione   sia per quanto riguarda il posizionamento trasversale rispetto alla carreggiata, sia per quanto riguarda gli elementi che possono distrarre e confondere gli automobilisti (luci, immagini in movimento). È inaccettabile che questa installazione non sia stata ancora rimossa in quanto, come recita il su citato art.23 comma 1 e c. 11:

1. Lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione….”.

I conducenti – aggiunge Moncada –restano abbagliati dalla luce fortissima, in un tratto, peraltro, con l’asfalto fortemente dissestato, in una situazione di concreto pericolo”. 

Vorremmo, pertanto, di conoscere le motivazioni che inducono codesta amministrazione a mantenere l’installazione, pericolosa ai sensi di quanto prescritto dal su citato art 23 del CdS, pur avendo “posto in essere quanto necessario a termini di legge”, come comunicato dal dott. Galatioto con l’e mail del 26/09/2017 di seguito riportata.

Per tale ragione dall’associazione chiedono la rimozione dell’impianto, per salvaguardare l’incolumità dei conducenti, “Vorremmo, pertanto, conoscere le motivazioni che inducono l’Amministrazione comunale  a mantenere l’installazione, pericolosa ai sensi di quanto prescritto dal su citato art 23 del codice della strada” questa la conclusione del testo della segnalazione che Giovanni Moncada ha inviato alle autorità competenti.

 

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