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A Taormina in vista del G7, tutti pazzi per i cocktails delle first ladies

mercoledì 22 Marzo 2017

Ore cruciali per l’attesa sistemazione della Villa comunale di Taormina in vista del G7. L’Aeronautica Militare, con il 3° Reparto del Genio Militare, sta accelerando per arrivare alla fase esecutiva del piano di intervento che dovrebbe portare al ripristino di circa 22 metri di belvedere crollati nel settembre 2015. L’affaccio panoramico del Parco Giovanni Colonna Duca di Cesarò verrà sistemato dai militari dell’Aeronautica, appositamente giunti da Bari, che stanno già alacremente lavorando in questi giorni anche per le due elipiste di contrada Bongiovanni e di contrada Piano Porto. Nella mattinata di giovedì verranno eseguiti, in tal senso, alcuni sondaggi finalizzati all’accertamento dello stratigrafia del terreno ed inoltre verranno avviate delle prove sismiche per appurare con esattezza lo stato dei luoghi. Si tratta di procedure, sovrintese dal Commissario straordinario per il G7, Riccardo Carpino, finalizzate ad arrivare in tempi strettissimi alla stesura del progetto esecutivo di ripristino del muro sbriciolatosi due anni fa.

Questo tratto della Villa comunale era stato oggetto di uno dei sopralluoghi effettuati qualche settimana fa a Taormina dal sottosegretario Maria Elena Boschi, nel corso del quale l’ex ministro ha anche lanciato l’ipotesi di far svolgere proprio al giardino pubblico un cocktail delle first ladies che presenzieranno al G7 di Taormina. Si va verso una corsa contro il tempo: domani avranno luogo i sondaggi, poi nel giro di qualche giorno verrà messo a punto il progetto esecutivo e verranno predisposti gli atti per effettuare i lavori.

A quel punto si andrà ad intervenire rapidamente, dovendo riqualificare un’area che versa da tempo in condizioni precarie e che va, quindi, ripristinata, messa in sicurezza e consolidata. Nella giornata di lunedì scorso sempre alla Villa comunale c’era stato anche il sopralluogo, insieme all’Aeronautica militare, da parte del Sovrintendente ai Beni culturali di Messina, Orazio Micali, che ha così avuto modo di visionare la frana. Per ristrutturare il muretto crollato occorreranno circa 15 giorni di lavori, con 5 giorni per predisporre i micropali ed altrettanti per impiantare la carpenteria del muro. Ed ancora: per la posa del cemento nel muro sono necessarie almeno 24 ore, bisogna poi aggiungere il collaudo ed il rivestimento del muro. Sommando tutti questi passaggi, in pratica, si dovrebbe arrivare proprio sul filo di lana, giusto in tempo per il G7.

Probabile che si disponga per questo cantiere un tour de force per gli addetti ai lavori, comprensivo anche delle giornate di sabato e domenica. Ovviamente non ci sarà tempo e modo, invece di sistemare le torrette di stile birmano che vennero fatte edificare a suo tempo da Lady Florence Trevelyan e che da anni versano in condizioni di degrado ed usura strutturale, quindi impedite al pubblico per motivi di sicurezza. E se le torrette rimarranno pericolanti, l’aspettativa dei taorminesi è che almeno il belvedere che si affaccia su Villagonia venga sistemato. Non si esclude che il Comune possa in extremis richiede anche ad integrazione dei lavori alcune attività di sistemazione della pavimentazione, che in più punti appare usurata e quindi anche pericolosa.

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