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A Trapani è affaire Fazio. Oggi al Tar udienza sull’incompatibilità

giovedì 9 Marzo 2017

La campagna elettorale trapanese inizia a infuocarsi. Le alleanze prendono forma e dai conclavi sulle liste cominciano a emergere i primi nomi. Tra i candidati certi c’è l’attuale deputato Mimmo Fazio, già sindaco di Trapani per due mandati che anche in questa campagna elettorale farà parecchio discutere. A partire dalla sua condizione giuridica. Dopo aver sostenuto l’attuale sindaco Vito Damiano, il deputato venne eletto al consiglio comunale ma lo scorso 14 febbraio i componenti di Palazzo Cavarretta hanno votato a scrutinio segreto la sua esclusione, aprendo i portoni ad Aurora Ranno, prima dei non eletti. Una manovra amministrativa su cui oggi si esprimerà il Tar di Palermo, ma anche una questione politica su cui molti si stanno interrogando.

Di che si tratta? Fazio nel 2006 fu condannato per violenza privata in seguito a battibecchi d’ufficio, legati alla gestione dei rifiuti. Una questione di relazioni che portò ad una conversazione intercettata in cui l’allora sindaco, chiedeva con veemenza la sostituzione del neoamminsitratore dell’Ato (Vincenzo Scontrino) a Vito Dolce, all’epoca presidente dell’Atm. La sentenza fu confermata anche in Appello. Nel frattempo però Dolce ha chiesto il risarcimento del danno per 200 mila euro, chiamando in causa anche il Comune. Lo scorso ottobre il tribunale di Trapani ha rigettato la richiesta e il 13 marzo il procedimento sarà analizzato dalla Corte d’Appello di Palermo. Oggi invece il Tar giudicherà il provvedimento di «incompatibilità» votato dal Comune. Nel ricorso presentato Fazio contesta la procedura che ha condotto alla sua decadenza. Il Tar dovrebbe esprimersi anche sulla richiesta di sospensiva che lo farebbe rientrare a Palazzo Cavarretta. Nella votazione che lo ha fatto decadere c’è tanta politica e nonostante lo scrutinio sia stato secretato, i risultati hanno svelato chiaramente le votazioni. Tra l’elenco dei non astenuti ci sono gli uomini dei deputati Paolo Ruggirello (il nipote Nicola Sveglia e il presidente dell’aula Peppe Bianco, su tutti) e Nino Oddo (da Pietro Cafarelli a Andrea Vassallo).

I comitati del candidato sono già pronti. Lo slogan, comprensivo di hashtag è #FazioSi e a supporto dell’attuale deputato si è schierato anche il collega Mimmo Turano che lo sosterrà con una lista chiamata «Trapani Tua» probabilmente infarcita con qualche volto noto della vecchia politica. In città Fazio gode di un sostegno incondizionato ma in questi mesi, attraverso il legame con l’armatore Vittorio Morace della Liberty Lines, ha rinsaldato i rapporti con l’attuale assessore ai Trasporti, Anthony Barbagallo (foto) che lo riconduce alla corrente Dem di Dario Franceschini. Al suo fianco dovrebbe esserci anche l’attuale sindaco di Erice, Giacomo Tranchida. Alle primarie ericine di gennaio, gli uomini di Fazio hanno votato attivamente la candidata tranchidiana Daniela Toscano e da alcuni mesi la vicinanza tra i due papaveri locali è palpabile. A irrompere sulla scena però c’è una strategia solleticata da alcuni addetti ai lavori. La candidatura del senatore Tonino D’Alì potrebbe realmente sparigliare le carte. Ed ecco che in molti starebbero già guardando con attenzione le prossime tornate elettorali, dalle regionali alle nazionali. E’ per questo che secondo i ben informati Tranchida potrebbe candidarsi a Trapani con il Pd (che non ha mai sostenuto ufficialmente Piero Savona, se non attraverso una nota personale del segretario cittadino del partito) per garantirsi un posto tra le liste alla Regione mentre Fazio potrebbe ritirare la sua candidatura in cambio di una delle tante nomine parlamentari. Per molti è fantapolitica ma la voce tra via Fardella e Torre Ligny gira che è una bellezza.

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