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A Trapani le “Scinnute” e la “Processione dei Misteri” [Il programma]

martedì 27 Marzo 2018

Scrivere sinteticamente delle struggente Settimana Santa di Trapani, così come delle altre fin qui raccontate, non è impresa facile. Comunque ci proviamo e cerchiamo di farvi immergere in questa atmosfera e in questi giorni così partecipati e sentiti. A Trapani centrali sono le “Scinnute delle Madonne”, che escono in processione, e la processione dei Misteri, il Venerdì Santo.

La Settimana Santa Trapanese si apre il Martedì Santo con la Processione della Madonna della Pietà, detta popolarmente “dei Massari”.

Il dipinto, risalente al XVI secolo e raffigurante la SS. Maria Addolorata, col viso di tre quarti rivolto verso sinistra di chi guarda, su fondo scuro e nel retro il volto del Cristo impresso sul panno della Veronica, presumibilmente opera di Narciso Guidone o Giuseppe Armino, è incastonato in una “vara” di stile neoclassico ultimata nel 1961 da Antonino Mistretta e Vincenzo Bonomo. Quasi l’intero quadro è coperto da applicazioni in argento che raffigurano i segni della Passione, con una corona in argento che cinge il capo della Madonna. L’origine è spagnola e, infatti, ha analogie importanti con le celebrazioni andaluse. A Trapani, nel periodo della dominazione spagnola, fu la Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo, oggi Confraternita di San Michele Arcangelo, che nei primi anni del XVI secolo provvide alla costruzione dei primi gruppi statuari, affidando tale incarico ad artisti trapanesi. Dal 1539 al 1582 la Confraternita di San Michele ebbe sede nell’edificio annesso alla chiesa di San Michele, sino a quando non dovette cedere, su decisione del Senato, tale edificio ai padri Gesuiti che erano giunti a Trapani nel 1561.

La data di costruzione dei gruppi non è certa, quello che si conosce è invece la data del più antico atto di concessione: è il 20 aprile 1612, quando si affidò ai poveri jurnateri il gruppo dell’Ascesa al Calvario. La rappresentazione scenografica dei Misteri è ambientata più nell’epoca medievale che ai tempi dell’occupazione romana della Palestina. Si possono notare soldati dalla divisa spagnoleggiante o elmi sostituiti da immaginari pennacchi, per non parlare dei volti di alcuni personaggi, come il giudeo della Spogliazione, che altro non erano che raffigurazioni di uomini dell’epoca; nel caso specifico, sembra che il giudeo fosse tal Setticarini, l’aiutante del boia, allora presente a Trapani.

Le più antiche vare sono state intagliate dagli artigiani trapanesi con le raffigurazioni di putti, simboli del ceto di appartenenza o vedute di Trapani. La vara appoggia su cavalletti di legno, che sostituirono le forcelle e che dal 1950 vennero coperti con un sontuoso mantello nero (a’ manta), sul quale è impresso il nome del ceto di appartenenza. questi ultimi sostituirono le forcelle. Andiamo al programma.

Martedì Santo, 27 marzo
La Processione della Madre Pietà dei Massari, dalla chiesa del Purgatorio percorrerà le vie del centro storico di Trapani per arrivare in serata a piazza Lucatelli. Qui, l’immagine della Vergine verrà posizionata dentro la cappella allestita ogni anno proprio davanti l’ex ospedale, per fare rientro in chiesa il giorno seguente.

Mercoledì Santo, 28 marzo
La Processione della Madre Pietà del Popolo, uscirà dalla chiesa Maria Santissima Addolorata e lungo il suo percorso “incontrerà”, come di consueto, l’immagine della Vergine dei Massari. Qui si svolgerà il rito dello scambio dei ceri, per poi rientrare ognuno nelle rispettive chiese.

Giovedì Santo, 29 marzo
E’ il momento della Preparazione dei Sacri Gruppi dei Misteri, la cosiddetta “vestizione” con argenti, illuminazione e fiori per il tanto atteso venerdì santo quando, dopo il rito della Discesa della Croce, che avrà luogo presso la Chiesa Santa Maria del Gesù, si aprirà il portone della chiesa delle Anime Sante del Purgatorio per l’uscita della Processione dei Misteri.

Venerdì Santo, 30 marzo
La Processione dei Misteri, che si svolge ininterrottamente per quasi 24 ore. Alle 14 in punto i ‘Sacri Gruppi’ escono dalla chiesa barocca del Purgatorio, portati in spalla dai caratteristici ‘Massari’ o da giovani volontari, accompagnati dal classico suono delle marce funebri intonate dalle bande musicali, per poi snodarsi lungo un percorso che tocca le principali vie della città. La ‘Processione dei Misteri’ si rinnova da circa 400 anni ed è forse uno degli eventi pasquali più antichi a livello nazionale. Si svolge dal 1600 e con poche interruzioni. Ogni singolo ‘Mistere’, espressione del raffinato artigianato trapanese, rappresenta una scena della passione di Cristo. Il più antico tra questi è l’Ascesa al Calvario. Nel loro andare i portatori effettuano diversi caratteristici movimenti, fra i quali: “l’annacata”, il dondolamento ritmico; “l’arrancata”, un’improvvisa accellerazione per recuperare il terreno perduto; “a vutata”, che consiste nel girare improvvisamente la “vara” verso persone facoltose dalle quali ci si aspetta una lauta offerta.

Sabato Santo, 31 marzo mattina
E’ previsto il rientro della Processione.

Domenica di Pasqua, 1 aprile
Processione del Cristo Risorto che chiude le celebrazioni Pasquali.

Buona Pasqua tra le antiche tradizioni di Trapani.

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