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Accordo di programma per l’area di crisi di Gela, i sindacati: “La legge utilizzata non agevola gli imprenditori”

lunedì 22 Ottobre 2018
gela

Da mesi sollecitiamo un incontro al Governatore Musumeci, al suo Vice Presidente Armao e l’assessore Turano al fine di manifestare il nostro disappunto per la fine, poco gloriosa, che sta per portare alla firma dell’accordo di programma“, affermano in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Catania.

Abbiamo coinvolto i Sindaci da noi invitati, cioè dei 23 Comuni interessati che ricadono in quattro province (Caltanisetta/Agrigento/Catania/Ragusa), cioè più di 400 mila abitanti, quindi l’8% della popolazione Siciliana. Più di 400 mila abitanti stanchi di essere ingannati dai Governi che non si rendono conto che destinare solo 25 milioni a 23 Comuni significa non creare nulla, anzi, quel che è peggio con la legge utilizzata per il finanziamento significa correre il rischio di dare linfa a qualche imprenditore che tutto ha fatto nella sua vita di impresa tranne che creare occupazione sana e crescita economica”.

A cosa ci riferiamo? Il massimo del finanziabile della legge 181/89, cumulando fondo perduto e tasso agevolato è il 75%. Essendo i progetti ammissibili a partire da 1,5 milioni ne consegue che il soggetto proponente deve avere almeno 375 mila euro oltre tutta l’Iva. Deve quindi avere minimo 705 mila euro. Non è per l’imprenditoria giovanile a meno che non siano giovani ricchi, se così fosse non avrebbero bisogno di aspettare i soldi dello Stato, da qui la nostra denuncia per una “ingiustizia sociale” che non ha precedenti“.

L’accordo di programma –  si legge ancora nella nota –  va vissuto come una sfida in grado di guardare il presente senza farci rimpiangere il passato ed il passato è la somma di capannoni vuoti costruiti con i soldi dello Stato, dell’unione europea, dei tanti patti che dovevano rilanciare le aree dove vi era in corso un processo lento e costante di deindustrailizzazione”.

Abbiamo appreso che domani alle ore 12 è stata convocata una riunione finalizzata alla firma dell’accordo di programma per l’area di crisi di Gela e tra gli invitati ci sarà anche il Commissario Arena che rappresenta la città di Gela. Caro Commissario sappia che per noi 25 milioni di euro vanno bene come acconto per ripensare alla crescita economica, sappia che 10 dei 25 milioni sono stati sottratti alla “zona franca per la legalità”, sappia pure che saremo con Lei se lei deciderà di alzare civilmente la voce per evitare la presa in giro a danno di tanti cittadini perbene. L’accordo di programma così proposto è un arretramento sotto il profilo Istituzionale, lo scriviamo anche per dire al Ministro Di Maio, che come noi è del sud, che la “questione meridionale” non si affronta senza analizzare bene il contesto sociale di alcune aree e che agli oltre 400 mila abitanti dell’area perimetrata non sono utili 58 euro a testa, è più utile una seria e concreta speranza di riscatto partendo dall’occupazione giovanile”.

Caro Presidente del Consiglio, caro Ministro, care Istituzioni regionali e locali  – conclude la nota –  siete in tempo per evitare l’ennesimo danno ai siciliani, gli stessi che rivendicano legalità, lealtà e speranza”.

 

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