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Si intitola “La rondine” lo spettacolo che debutta al Teatro Biondo (Sala Strehler, ore 21), opera dello spagnolo Guillem Clua, diretto da Francesco Randazzo e interpretato da Lucia Sardo e Luigi Tabita.
Ne La rondine, che prende spunto dall’attacco terroristico del giugno 2016 al night club Pulse di Orlando in Florida, punto di riferimento della comunità gay, nel quale morirono 49 persone, l’autore si interroga sull’assurdità dell’orrore, sulle conseguenze dell’odio e dei pregiudizi e sulle possibili strategie da adottare affinché la paura, lo sgomento e le incomprensioni non distruggano definitivamente le nostre anime.
L’orrore della società contemporanea, il fanatismo ideologico, lo spettro dell’omofobia, le paure, le ipocrisie e le intolleranze che caratterizzano questa epoca sono al centro de La rondine, prodotta dal Teatro Stabile di Catania, con musiche originali di Massimiliano Pace, i costumi di Riccardo Cappello e le luci di Salvo Costa.
Sul palco Marta (Lucia Sardo) è un’inflessibile maestra di canto, che riceve la visita di Matteo (Luigi Tabita), giovane che desidera migliorare la propria tecnica vocale per esibirsi ad una commemorazione dedicata alla madre scomparsa di recente.
Man mano che la lezione procede, i due svelano a vicenda dettagli del loro passato, profondamente segnato da un attentato terroristico. Nel teso confronto tra Marta e Matteo emergono verità nascoste e il desiderio di trovare risposte a domande cruciali sulle motivazioni della violenza terroristica, sulle vittime, sull’identità, la perdita, la fragilità e infine sulla pietas che ci accomuna tutti di fronte a un destino comune.
“Senza mai essere sentenziosa, ma attraverso un appassionante percorso drammaturgico – dice il regista – questa storia ci dice quanto sia importante non solo amare, ma anche e soprattutto la sincerità, l’accettazione dell’altro nella sua verità, e che questa è l’essenza pura dell’amore“.
Repliche fino all’11 aprile.
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Foto di scena di Antonio Parrinello