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Almaviva Contact Palermo, 570 famiglie a rischio. Sindacati: “Ita non rispetta clausole sociali” | CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 8 Settembre 2021

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Prosegue la vertenza Almaviva Contact: a Palermo, presso il Foro Italico Umberto Primo, si è svolta l’assemblea cittadina indetta da Cgil, Cisl, Uil Palermo, Ugl, unitamente alle segreterie territoriali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom uil e Ugl Tlc,  aprendo un dibattito sociale al quale i sindacati hanno invitato l’intera collettività del capoluogo siciliano a parteciparvi, compresi i rappresentanti delle istituzioni e della politica.

Un dialogo forte in vista dello sciopero dei lavoratori coinvolti che si terrà domani a tutela dei livelli occupazionali di Almaviva, perché in gioco ci sono le sorti di 570 famiglie e Palermo non può permettersi di assistere alla perdita di ulteriori posti di lavoro. Come hanno spiegato i sindacati, sarebbe un altro duro colpo insopportabile per un’economia già fragile e piegata dall’emergenza pandemica da Covid-19, che di fatto ha incrementato, e di non poco, il tasso di disoccupazione.

“È inaccettabile che un’Azienda di fatto pubblica, ITA ( al 100% di proprietà del ministero del Tesoro) bandisca una gara di questa entità con modalità privatistiche, non rispettando la legge sulle clausole sociali, mettendo in pericolo in prima battuta il posto di lavoro di 621 lavoratori del Sud, e inoltre creando un pericolosissimo precedente che mette a rischio l’intera tenuta di un settore che da un ventennio costituisce il più fertile polmone occupazionale del sud ed in particolare della Sicilia”, hanno detto i sindacati.

La vertenza è scoppiata dopo che ITA, la nuova Alitalia, ha bandito una gara d’appalto per la gestione dell’assistenza clienti finora svolta da Almaviva, assegnandola poi a Covisian senza l’inserimento delle clausole di salvaguardia sociale.

Una vertenza cittadina che coinvolge il territorio produttivo della città di Palermo, la tenuta occupazionale di tante famiglie e ricadute sociali insostenibili, visto anche l’attuale momento storico che vede questa regione perdere una parte rilevante del proprio Pil e un incremento esponenziale dei livelli di disoccupazione. Pertanto l’esigenza di indire un confronto cittadino utile a determinare un’assunzione di responsabilità di tutta la rappresentanza politica eletta sul territorio a sostegno della vertenza”.

Siamo consapevoli della complessità del passaggio dalla vecchia compagnia di bandiera alla nuova e del tentativo di esibire alla comunità europea una connotazione di forte discontinuità, ma questo non può essere il pretesto per destrutturare un sistema regolatorio posto a tutela dei livelli occupazionali, in assenza del quale le conseguenze per la città di Palermo sarebbero estremamente gravi ed insostenibili”, concludono i sindacati.

“È inaccettabile la mancata applicazione della clausola sociale, neanche inserita nel bando di gara facendo ripiombare nell’emergenza sociale il settore delle telecomunicazioni, con la crisi riaperta ancora una volta all’Almaviva. Si apre un pericolo precedente che potrebbe penalizzare i lavoratori per le future gare. Il governo italiano ha il dovere di rimediare agli errori commessi e provvedere a far rispettare la clausola sociale per garantire la prosecuzione dell’attività lavorativa dei dipendenti Almaviva. La politica Siciliana ha dovere di attivarsi a Roma per mediare e garantire i livelli occupazioni a Palermo ed in Sicilia in un settore fin troppo lasciato alla mercé per troppo tempo. Le regole vanno applicate e rispettate”, ha dichiarato Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia.

L’amministrazione comunale chiederà di essere presente al prossimo tavolo a Roma per difendere la dignità e l’occupazione dei lavoratori Almaviva”. È quanto dichiarato oggi pomeriggio dal sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, e dall’assessora Giovanna Marano, durante l’assemblea cittadina organizzata dai sindacati.

“Quello a cui stiamo assistendo è una vera e propria provocazione alla città di Palermo – hanno aggiunto – perché in una realtà in cui 10 mila occupati hanno visto rispettata la clausola sociale anche da multinazionali private, adesso rischiano di perdere il proprio lavoro a causa di un’azienda pubblica che non intende rispettarla. Abbiamo sollecitato, lo scorso agosto, un incontro con i ministri Andrea Orlando e Giancarlo Giorgetti. Il tavolo di ieri rischia di essere una falsa partenza, per questo attendiamo il prossimo incontro del 17 settembre e ci auguriamo che questa provocazione possa finire. Almaviva ha garantito occupazione a migliaia di donne e uomini. Non consentiremo che dal Sud, da Palermo, parta una scorciatoia dei diritti. L’applicazione della clausola sociale è fondamentale perché significa riconoscere la dignità dei lavoratori. A cui l’amministrazione non farà mai mancare il proprio sostegno”.

Della deputazione all’Assemblea regionale siciliana, erano presenti la deputata regionale del M5S Roberta Schillaci e i deputati dem, Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici.

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