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Almaviva Palermo: ottimismo dopo il vertice al ministero, ma Tim e Wind dettano le condizioni

martedì 17 Dicembre 2019
Almaviva

Piccoli passi in avanti e moderato ottimismo su Almaviva Palermo dopo l’ultimo vertice al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Erano presenti al Tavolo il Ministro Nunzia Catalfo, il sottosegretario Steni Di Piazza per il Ministero del Lavoro e per il territorio l’Assessore al Lavoro del Comune di Palermo Giovanna Marano.

I nodi riguardano le committenze per il polo di Palermo. La trattativa con Tim, secondo quanto riferiscono le organizzazioni sindacali, registra degli avanzamenti, anche se non definitivi. Si tratta su volumi di traffico, tariffe, mix di attività da gestire a Palermo e SLA di servizio. L’azienda spera di poter arrivare ad una soluzione sostenibile nel più breve tempo possibile.

Per quanto riguarda Wind, le previsioni di traffico del primo trimestre 2020 dovrebbero essere gestibili con ammortizzatore sociale ad oggi attivo. Riduzione di traffico del 25% a partire da aprile. Wind-Tre pone due condizioni, vincola il possibile rientro dei volumi dall’estero purché ci sia un progetto di defiscalizzazione delle chiamate che rientrano e che il servizio clienti diventi a pagamento per alcune tipologie di chiamate.

I sindacati, pur riconoscendo l’impegno dell’attuale governo, stigmatizza il fatto che gli emendamenti alla Legge di Bilancio sul settore che riguardavano ammortizzati sociali strutturali, contratti di espansione e fondo di garanzia non sono passati. Sebbene l’apertura delle procedure di licenziamento sia stata al momento scongiurata, la risoluzione definitiva per il centro Almaviva di Palermo necessita ancora di tanto lavoro e soprattutto di interventi concreti. Un nuovo incontro per la vertenza è già stato fissato per l’8 gennaio 2020, mentre il tavolo di settore si riunirà entro la fine dello stesso mese.

Per Giuseppe Tumminia, segretario generale della Uilcom Sicilia, “è stata messa una ‘pezza giallo rossa’ sulla vertenza Almaviva. Apprezziamo l’impegno del governo – afferma il sindacalista – ma non arriva nessun intervento strutturale. Appuntamento rinviato all’8 gennaio, il tempo strettamente necessario per passare le festività natalizie in un clima più sereno con la consapevolezza di aver scongiurato i licenziamenti, un risultato importante frutto del Tavolo presieduto dal Governo. Il nostro impegno – conclude – continua nel chiedere il rientro dei volumi delocalizzati“.

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