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Altri quattro sbarchi a Lampedusa, migranti sul molo per il pre-triage

martedì 5 Maggio 2020
migranti

Altri due sbarchi di migranti a Lampedusa nella notte di ieri e altre due imbarcazioni sono arrivate nella mattinata di oggi. L’hot spot è pieno.

Un barcone con 72 profughi e un altro con 64, per un totale di 136 migranti, arrivati nella sera del 4 maggio. Si trovano attualmente sul molo Favaloro, dove sono state allestita anche le tende per il pre triage per l’emergenza coronavirus, in attesa che venga decisa la loro destinazione.

Nella mattinata di oggi, martedì 5 maggio, sono arrivati anche altri dieci profughi di nazionalità tunisina su una piccola barca, mentre una quarta imbarcazione sta entrando in questo momento in porto.

Sia il sindaco dell’isola Totò Martello che il Governatore della Sicilia Nello Musumeci hanno sollecitato l’invio di una nave davanti le coste di Lampedusa dove trasferire i migranti per la quarantena. l’hotspot è già pieno e non può ospitare altri migranti per la necessaria quarantena sanitaria.

Aggiornamento

Ottantadue migranti che fanno parte degli ultimi tre barconi approdati a Lampedusa nelle ultime ore sono già stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle (Ag).  Altri 64 si trovano ancora sul molo Favarolo.

La “Casa della fraternità“, gestita da don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa, ospita invece i 44 migranti sbarcati domenica pomeriggio. Questo gruppo è stato messo in quarantena e per 14 giorni dovranno restare in isolamento. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono invece 116 migranti (a fronte di una capienza massima prevista di 96 persone) che hanno finito il periodo di quarantena e sono già stati sottoposti a tampone. Si attende l’esito del test prima di poter procedere al loro trasferimento.

Lampedusa vive una condizione di seria preoccupazione: non è possibile che i natanti con i migranti debbano potere arrivare sull’isola e sbarcare quei poveri fratelli quando l’hotspot è assolutamente stracolmo –  dice il presidente della Regione, che accusa il governo nazionale -. Abbiamo chiesto più volte che si utilizzasse una nave ormeggiata in modo da potere fare su questa la quarantena, e non sulla terraferma. Non ci vuole molto… La Sicilia ha già tantissimi problemi, e il governo non può assolutamente scaricare questo dramma sul sistema sanitario e sociale regionale, alimentando una forte tensione tra i cittadini alimentando la paura di una nuova diffusione del contagio del coronavirus”.

A Lampedusa ci sono più emergenze: una che si chiama Coronavirus e una che si chiama migranti. Per questo abbiamo chiesto l’immediato intervento di una nave-quarantena nei pressi dell’isola. Ci sentiamo discriminati nei confronti di altre situazioni, non si capisce per quale motivo la nave viene messa davanti al porto di Palermo dove i migranti vengono portati con le motovedette, mentre a Lampedusa dove arrivano autonomamente devono restare in mezzo alla strada – afferma il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello -. Per garantire la sicurezza dei migranti serve urgentemente una nave-quarantena nei pressi del molo Favarolo . Se la nave dovesse ancora ritardare, non capiamo per quale motivo le motovedette, che ci sono a Lampedusa o che stazionano vicino Lampedusa, non trasferiscono i migranti soccorsi direttamente sulla terraferma”.

“Alle emergenze migranti e Coronavirus se ne aggiungono altre: l’ordine pubblico e la crisi economica. Come il Governo non sa che esistono le emergenze di Coronavirus e migranti su Lampedusa, non sa nemmeno che c’è un’emergenza economica. Sarebbe opportuno che il presidente del Consiglio iniziasse a considerare Lampedusa come un’isola che fa parte dell’Italia” conclude il sindaco.

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