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Anello Fs, un concorso per salvare “dal brutto” la Stazione Politeama | FOTO-VIDEO

domenica 25 Marzo 2018

Mentre procedono i lavori di “Chiusura dell’Anello Ferroviario di Palermo – 1° stralcio Giachery-Politeama”, da 154 milioni di euro, in zona via Emerico Amari (guarda il VIDEO in alto), dal comando provinciale della Guardia di Finanza di via Francesco Crispi e dall’adiacente Hotel Ibis Styles devono far fronte ad un problema non indifferente: scantinati e garage nei giorni scorsi si sono allagati per un’improvvisa fuoriuscita di acqua su cui indagano sia l’Amap che le Ferrovie.

Secondo i residenti della zona, infatti, i cantieri per l’Anello avrebbero determinato una variazione del percorso della falda acquifera sottostante. Seppur plausibile questa ipotesi (per via della palificazione e di quanto avvenuto già ad esempio in vicolo Bernava col passante) è ancora tutto da verificare. Servirebbe la perizia di un geotecnico esperto per verificarla.

Intanto, aumenta giorno dopo giorno il numero di architetti, professionisti e docenti dell’Università di Palermo contrari al progetto della futura Stazione Politeama, in costruzione al di sotto dell’omonima piazza. Da pochi giorni il Comune ha chiuso piazza Castelnuovo al traffico, e trasformato una porzione di via Dante a doppio senso di marcia, per consentire agli operai dell’impresa Tecnis di avviare le operazioni di scavo.

Secondo il progetto approvato nel 2006 e partito ufficialmente a luglio 2014, la fermata metropolitana sorgerà in corrispondenza delle scale del vecchio vespasiano abbandonato. Inizialmente erano previsti anche dei piccoli spazi commerciali, come per le moderne metropolitane; tuttavia i negozi sono stati poi incomprensibilmente stralciati dal progetto, rendendo la fermata quasi anonima e senza particolari soluzioni architettoniche.

Anello Fs, rendering fermata Politeama
Anello Fs, rendering fermata Politeama

A tuonare contro quello che è stato definito come progetto orribile e senza alcun gusto estetico, né attenzione per lo stile monumentale della piazza più famosa della città”, un nutrito gruppo di professionisti e architetti, riuniti nel “Comitato bene collettivo” guidato da Fabio Alfano.

Ma a conoscere i “deficit” progettuali/architettonici della futura fermata Politeama (da cui è prevista perfino una variante da 960mila euro per predisporre il collegamento con la futura “MAL – Metropolitana Automatica Leggera” di ancora incerta realizzazione) sarebbe lo stesso Comune di Palermo, beneficiario dell’opera.

A sottolinearlo è l’architetto Mario Chiavetta, che su Facebook riporta una nota dell’Area Tecnica Infrastrutture del Comune del 19 maggio 2017, quando ancora a guidarla c’era l’architetto Mario Li Castri (oggi presidente della commissione tecnica del concorso per il nuovo progetto tram). Eccola, sfoglia la foto-gallery:

Da RFI arriva un secco «No comment. È una nota di un ex dirigente comunale». Segno che da allora nessun altro li ha sollecitati in tal senso.

«Anche il sindaco Orlandospiega Chiavettaha affermato che nelle stazioni realizzate ed in via di realizzazione a Palermo manca l’architettura. Tuttavia, il potere urbanistico è del Comune e siccome RFI ha redatto una variante, deve ricevere una nuova approvazione. Diverso sarebbe stato se non variavano nulla, era efficace l’approvazione del 2006 e nulla poteva farsi. Il Comune però non ha agito con un atto di forza nei confronti di RFI, come invece è stato fatto per le stazioni di Napoli ed Afragola con dei Concorsi Internazionali di Architettura. Forse a Napoli RFI ha un ruolo diverso da quello che riveste a Palermo? 

Eppure gli uffici comunali dell’Area Tecnica avevano indirizzato una lettera molto critica a RFI, bocciando la variante che si erano fatta approvare dalla Soprintendenza, indicando in essa delle Linee Guida delle quali tenere conto nella riformulazione della progettazione. Serve dunque a mio parere – aggiunge l’architetto Chiavetta – un Concorso di progettazione architettonica per la nuova Stazione Politeama, situata in un luogo di eccezionale bellezza quale è la piazza in oggetto.

È necessario, infine, sollecitare RFI a rispettare le Linee Guida comunali, non vigendo più quelle del 2006, per realizzare la variante richiesta. Senza una riprogettazione consequenziale credo non potrà rilasciarsi alcuna conformità Urbanistica».

Frattanto, gli studenti Unipa coordinati dal Prof. Renzo Lecardane del gruppo “LabCity “, hanno ridisegnato la futura stazione Politeama. Scorri in basso la foto-gallery con le proposte progettuali:

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