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Aree ospedaliere dismesse: il Comune di Catania punta sulla “rigenerazione urbana”

martedì 16 Febbraio 2021

Il Consiglio comunale di Catania, presieduto da Giuseppe Castiglione, si è riunito in convocazione straordinaria, nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti e in videoconferenza, su richiesta del sindaco Salvo Pogliese in merito alla riqualificazione delle aree ospedaliere dismesse.

Già lo scorso 23 gennaio nel palazzo della Regione, durante la presentazione delle ipotesi progettuali di riutilizzo delle aree del vecchio Santa Marta, il primo cittadino ebbe modo di annunciare pubblicamente “la necessità di un confronto ampio e partecipato per definire costruttivamente il futuro degli ospedali dismessi e della storica zona dell’Antico Corso che è il cuore della Città di Catania”. “A cominciare proprio dalla riconsiderazione di quel progetto sul Santa Marta che per quanto rispettabile andava rivisto e sottoposto come base di discussione senza le colonne dell’ipotesi progettuale presentata alla stampa”, ha rimarcato Pogliese.

“In realtà la questione della rigenerazione urbana dell’area Antico Corso – spiega il sindaco –, a seguito del trasferimento degli ospedali cittadini Vittorio Emanuele, Santa Marta e Santo Bambino, assume un ruolo rilevante nell’ambito delle scelte urbanistiche della città, orientamento peraltro contenuto nelle direttive già approvate dal Consiglio Comunale. Ricordo che già nel 1993 le linee guida del Piano Cervellati e quelle del 2012, davano questi stessi indirizzi di cui discutiamo oggi per la riqualificazione delle aree dell’Antico Corso. Ringrazio ancora il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore Ruggero Razza perché hanno confermato coi fatti un’attenzione senza precedenti verso la Città di Catania non con annunci di investimenti, ma con stanziamenti già erogati e progetti in via di definizione. Da oltre un anno abbiamo stabilito che la parte del Vittorio Emanuele che fronteggia via Plebiscito verrà destinata al museo storico della Città con un azione di riqualificazione conservativa. Un’altra grande parte a spazi per studenti e residenze universitarie”.

“Sono 116 milioni le somme che la Regione mette in campo per Catania a cui vanno annessi quelli ancora più cospicui per la Sanità che sono molti di più. Agli investimenti che riguardano l’utilizzo dei vecchi ospedali, vanno infatti aggiunti i tre parcheggi scambiatori e il nuovo palazzo di giustizia, ma anche il centro direzionale della Regione e altri dieci milioni per la zona industriale. Sono tutti interventi coerenti con le linee guida del Prg che questo Consiglio comunale non solo ha adottato ma ha anche contribuito a scrivere con un lungo approfondimento e dibattito: questi interventi di riqualificazione che la Regione e il Comune stanno promuovendo non fanno altro che eseguire questi indirizzi voluti dal Senato cittadino. Continueremo questo percorso di confronto con il mondo dell’associazionismo e delle professioni, in sintonia alle indicazioni del Consiglio comunale”, conclude.

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