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Arriva il Dpcm sul green pass. Resta il nodo della proroga dell’emergenza

giovedì 17 Giugno 2021
covid passport

Da domani Italia quasi tutta in zona bianca. “Ma serve ancora grandissima attenzione”, avverte Speranza. Nelle prossime ore attesa la firma del DPCM sul green pass. Divide l’ipotesi di proroga dello stato d’emergenza, che scade a fine luglio: Salvini e Meloni contrari, mentre Gelmini mette in guardia sulla variante Delta. Altri 52 intanto i morti con Covid; la positivita’ nazionale resta allo 0,6%. L’Aifa rassicura sulle seconde dosi vaccinali eterologhe. Il tedesco CureVac efficace al 47%. In Francia da oggi niente più mascherine all’aperto.

Futuro della struttura Commissariale, smart working, disposizioni sulla scuola e procedure burocratiche. Con l’Italia che si avvia alla zona bianca totale, il Governo è ora alle prese con il nodo principale: l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza, in scadenza il prossimo 31 luglio. Il tema divide le forze politiche anche all’interno dell’Esecutivo, con la Lega che spinge per non rinnovare il provvedimento.

E’ in dirittura d’arrivo, invece, il green pass in Italia: in queste ore potrebbe essere firmato un Dpcm che lo introduce e ne fissa le regole nel nostro Paese, in vista di quello europeo che entrerà in vigore dal primo luglio. E se alcune Regioni hanno proposto anche l’inserimento di un’autocertificazione per la partecipazione a eventi, cerimonie, feste, il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini chiarisce in vista della Conferenza con i governatori: “servirà comunque il documento di un vaccino o un tampone effettuato, perché l’autocertificazione fatta in casa non può andar bene”. All’orizzonte della discussione politica, però, la questione più complicata resta il prolungamento della speciale procedura per far fronte alla pandemia: da Palazzo Chigi sarebbero arrivati segnali che propendono per la proroga, in quanto allo Stato di Emergenza sono legati la tenuta di tutta la struttura di missione del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, il Comitato Tecnico Scientifico, ma anche provvedimenti che riguardano lo smart working, la dad e alcune disposizioni lavorative nel caso di classi scolastiche in quarantena.

Considerata la mutata situazione epidemiologica, la proroga non avrebbe comunque lo stesso significato di quelle precedenti: si tratterebbe soprattutto di una modalità per continuare a velocizzare alcune procedure. Anche se tecnicamente il rinnovo e’ possibile fino al 31 gennaio 2022, una delle ipotesi sarebbe quella di far terminare il provvedimento il 31 dicembre: una data che avrebbe anche il valore simbolico di lasciare la pandemia alle spalle con la fine dell’anno. “Non abbiamo ancora parlato con Draghi, ma a mio avviso non ci sono i presupposti per trascinare lo stato di emergenza. Credo sarebbe un bel messaggio, come dire il peggio e’ passato”, sottolinea pero’ il leader del Carroccio, Matteo Salvini, al forum Ansa.

E Fratelli D’Italia, con Giorgia Meloni, rincara la dose: “se confermata, sarebbe un’ipotesi folle”. Il Pd, invece, e’ del parere opposto: “e’ da ipocriti pensare di cancellarlo proprio in questa fase – afferma Francesco Boccia, deputato dem e responsabile Enti locali della segreteria nazionale – . Serve per le procedure amministrative delle Regioni e dello stesso Commissario all’emergenza”. Il ministro Gelmini – di Forza Italia – resta invece cauta ma avverte: “la valutazione sulla proroga dello Stato di Emergenza la fara’ il Governo con il supporto dei tecnici e del Cts: non si deve abusare della proroga perche’ sono poteri speciali utilizzati solo dove strettamente necessario, ma la variante Delta non deve essere sottovalutata. Errore che il Governo non fara’”. Resta in linea con Palazzo Chigi il ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale la fine della procedura speciale sarebbe un bel segnale, ma va comunque valutata anche alla luce delle esigenze di carattere burocratico.

E sulla quasi totalita’ del Paese che sia avvia a lasciare l’area gialla spiega: “ho insistito affinche’ fosse un percorso graduale, ma con tutta probabilita’ da venerdi’ avremo il 99% del Paese in zona bianca, quindi siamo oggettivamente in una fase diversa. Ma serve ancora grandissima attenzione e lavoro costante da tutti i punti di vista per essere attrezzati e organizzati in una fase che e’ ancora di battaglia aperta”. Il trend sul calo dei contagi continua la sua discesa: sono 1.400 i nuovi positivi al Covid e 52 le vittime in un giorno mentre il tasso di positivita’ e’ stabile allo 0,7%. Si ritorna ai numeri dello scorso ottobre anche per le cifre sugli ingressi giornalieri in terapia intensiva, solo nove in 24 ore e sono 101.855 le persone attualmente positive al virus in Italia.

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